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DOPO LA MODA E LE BAGUETTE FRANCESI, LA CINA PUNTA ORA ALLA CONQUISTA DEL BORDEAUX (DI CUI E’ PRIMO MERCATO, CON UN FATTURATO DI 333 MILIONI DI EURO): CINQUE I PREZIOSI CHÂTEAUX ACQUISTATI DA IMPRENDITORI DEL “CELESTE IMPERO” DAL 2008 AD OGGI

Dopo la moda e le baguette, il mercato cinese punta ora alla conquista di un altro caposaldo della cultura francese: il vino. Un imprenditore del lusso di Nanjing nel sud-est della Cina, Richard Shen Donjun della produttrice di gioielli cinese Tesiro, ha appena acquistato una proprietà nel Sud della Francia con un vigneto del Medoc: lo Château Laulan Ducos. Ma è solo l'ultimo in ordine di tempo. La Laulan Ducos, infatti, è la quinta marca di vini Bordeaux acquistata da un’impresa cinese, dopo il Latour-Laguens nel 2008, il Richelieu nel 2009, lo Chenu Lafitte nel 2010 e il De Viaud nel 2011. “Dopo i britannici, gli olandesi e i giapponesi, arrivano oggi i cinesi”, dice Georges Haushalter, presidente del Consiglio interprofessionale dei vini di Bordeaux.

Una tendenzam dettata dalla passione dei cinesi per i vini bordolesi. Le esportazioni in Cina hanno avuto una crescita del 98% nel 2010 e la Cina assieme a Hong Kong è diventata il primo mercato per questi vini con un fatturato di 333 milioni di euro. Il nuovo proprietario, Shen Dongjun, farà del suo vino, un cru del Medoc, “un prodotto di lusso” con un packaging speciale per il mercato cinese a cui destinerà la totalità della produzione.

Intanto la Francia è sempre più preoccupata per l’“invasione cinese”: dopo avere messo le mani sui ristoranti e sul settore dell’abbigliamento, è stata la volta delle tabaccherie e delle ricevitorie per le scommesse sportive, quindi dei saloni di bellezza (in particolare per la manicure) e, infine, delle tipiche boulangerie (panetterie) sempre più spesso gestite da asiatici.

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