Dopo la Sicilia, dove Cantina Settesoli ha già iniziato la vendemmia 2015, in questa calda estate la raccolta sta per partire anche in Franciacorta, territorio tra i più importanti della spumantistica italiana. A tagliare i primi grappoli, partendo dal Pinot Nero, sarà la griffe Castello Bonomi (Gruppo Paladin, www.castellobonomi.it), che ha fissato il via alla sua vendemmia per il 3 agosto.
“L’avvicinamento alla prossima raccolta procede per il meglio - si legge in una nota dell'azienda - e regala fiducia e ottimismo: da Nord a Sud, il vigneto Italia nel suo complesso, nessuna Regione esclusa, mostra soprattutto un bellissimo colore verde. Le viti, grazie al generoso apporto idrico invernale e primaverile, che ha creato un’importante scorta d’acqua, restano ancora in piena salute nonostante il grande caldo di questo luglio. Nel caso di Castello Bonomi la precocità della zona e l’appropriata gestione tramite la precision farming conferiscono all’uva che verrà colta le caratteristiche ottimali di maturità sia tecnologica sia aromatica. La gestione pianta per pianta infatti minimizza la stagionalità e garantisce l’eccellenza cui il lavoro di Castello Bonomi è consacrato”.
L'attesa per l'annata 2015, dunque è da molto positiva ad “esemplare” per la cantina franciacortina che ha come “chef de cave” Luigi Bersini. I 24 ettari di vigneti di Castello Bonomi si stendono sulle pendici del Monte Orfano poste a mezzogiorno che, coltivate a gradoni, godono di un microclima del tutto particolare e di un’esposizione estremamente favorevole.
“La felice situazione, unita a uno straordinario terreno calcareo drenante - spiega l'azienda - di antica origine sottomarina, emerso per sollevamento tettonico della crosta terrestre, fa sì che le viti generino uve dalle caratteristiche uniche, che si distinguono per precocità, per complessità aromatica e per mineralità. Gli uomini cominceranno la raccolta, esclusivamente manuale, dai vigneti di Pinot nero più esposti all’irraggiamento solare”.
“Le curve di acidità e concentrazione zuccherina sono già perfette secondo i desiderata della cosiddetta maturità tecnologica: la maturità dell’uva richiesta per un’ottima base spumante”, spiega Leonardo Valenti, enologo a Castello Bonomi e docente di Viticoltura ed Enologia all’Università Statale di Milano.
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