Duemani, l’azienda fondata nel 2000 da Elena Celli e Luca D’Attoma, enologo di fama internazionale e consulente di griffe come Tua Rita, Poggio al Tesoro, San Polo, Tolaini, Tenute Lunelli e Monte delle Vigne, che conta 12 ettari vitati nella Costa Toscana (7,5 ettari a Riparbella, impiantati nel 2001, e 4,5 a Castellina Marittima), allevati in biodinamica, e da cui si ottengono 60.000 bottiglie da varietà internazionali (Cabernet Franc, Syrah, Alicante, Grenache e Merlot), distribuiti per il 66% all’estero e per la restante parte in Italia, passa al 100% nelle mani di Tenute del Leone Alato, per una cifra compresa tra i 6 e gli 8 milioni di euro, secondo le stime WineNews. Per il ramo vinicolo, oggi indipendente, di Genagricola, la più estesa azienda agricola italiana, con 13.000 ettari coltivati, proprietà di uno dei più importanti gruppi assicurativi, Generali, l’acquisizione di Duemani sarebbe solo il primo passo in Toscana, da tempo nelle strategie di crescita di Tenute del Leone Alato.
Un’acquisizione che, per l’amministratore delegato di Leone Alato, Igor Boccardo, “è pienamente in accordo con la strategia del nostro polo vitivinicolo: aumentare il valore delle vendite attraverso un percorso di qualità che parte dalla localizzazione degli ettari vitati di proprietà. Le Tenute del Leone Alato devono poter contare su aziende agricole fortemente differenti tra loro, identitarie e radicate nelle regioni italiane a più alta vocazione vitivinicola, come Piemonte, Veneto, Friuli (per un totale di 780 ettari di vigneto con dentro 47 vitigni diversi, in larga parte autoctoni, da cui nascono 65 vini, di cui 56 a denominazione di origine protetta, ndr) e da oggi anche la Toscana. Il racconto, il posizionamento e la promozione delle aziende del portfolio sono guidati da scelte che mettono al centro il rispetto e la valorizzazione del territorio e delle persone che lo vivono, garantendone la massima espressione attraverso scelte sostenibili nella conduzione agronomica e non solo”. In questo senso, aggiunge Igor Boccardo, “Duemani è un importante nuovo tassello nella strategia di ampliamento delle tenute di proprietà: aggiunge all’attuale portfolio un’azienda agricola di elevato valore reputazionale, tanto a livello nazionale quanto internazionale. L’operazione è stata resa possibile dai traguardi di vendita che stiamo raggiungendo. La strategia per Duemani è pienamente condivisa con Elena Celli e Luca d’Attoma, e sarà nel solco della continuità”. Anche Luca D’Attoma, che resterà in azienda in veste di enologo consulente, considera il cambiamento come “una grande opportunità di crescita per il raggiungimento di ulteriori successi, tali da confermare il valore di un territorio e dell’azienda. Restare come enologo consulente mi motiva per supportare Duemani, relazionandomi con un gruppo di lavoro di grande competenza e professionalità con cui potrò condividere il percorso futuro”.
Focus - La storia di Duemani
Duemani nasce nel 2000 da Elena Celli e Luca D’Attoma, unendo le loro diverse competenze rispettivamente di carattere commerciale e produttivo. “La storia di Duemani non è quella di una tradizione secolare né di una realtà ricevuta in eredità ma nasce dalla volontà mia e di Luca nel credere in un territorio incontaminato come quello di Riparbella, dove abbiamo scelto di piantare le vigne nel 2000. Abbiamo subito coltivato in agricoltura biodinamica e questo ci ha permesso di mantenere e rispettare l’ecosistema che ci ha accolti. Oggi ritengo un gran successo questo passaggio di proprietà che permetterà alla Duemani di affermarsi nella sua dimensione artigianale ed unica”, racconta Elena Celli.
Situata sulla Costa Toscana, tra il Mar Tirreno e la macchia mediterranea, la tenuta consta di 13 ettari totali con una capacità produttiva di 60.000 bottiglie - di cui 7,5 ettari ad Ortacavoli (Riparbella), impiantati nel 2001, e 4,5 a Bagnoli (Castellina Marittima). Qui Cabernet Franc, Merlot, Syrah e Grenache vengono allevati esclusivamente con metodo biodinamico certificato Demeter. La conformazione del pendio forma un caratteristico anfiteatro di vigne, in un luogo estremo e scontroso, con predominanza di argilla e una forte presenza di sassi. Sole, luce e continue brezze garantiscono buone escursioni termiche, determinanti per i profumi e per una lenta maturazione, garanzia di perfetto equilibrio.
La conduzione agronomica di Luca D’Attoma riserva al vigneto tutte le cure più attente, ricorrendo ad operazioni principalmente manuali, o con trattori piccoli e leggeri per le lavorazioni del suolo e la distribuzione dei preparati biodinamici. I vini che si ottengono, tra cui il Cabernet Franc Duemani e il Syrah Suisassi, hanno portato Duemani ad essere riconosciuta come uno dei migliori produttori biodinamici, con numerosi riconoscimenti ottenuti a livello nazionale e soprattutto internazionale. I vini sono distribuiti per il 66% all’estero e per la restante parte in Italia.
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