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E’ ANCORA PRESTO, MA L’ITALIA DEL VINO SI PREPARA GIA’ A FESTEGGIARE, NEL 2013, I 50 DELLA NASCITA DELLE DOC: ARRIVA UN COMITATO PER PROMUOVERE EVENTI PER CELEBRARE LA LEGGE 930 DEL 1963. PRIMO APPUNTAMENTO DI SCENA IL 19 NOVEMBRE A CASALE MONFERRATO

Nella storia italiana contemporanea ha una rilevanza particolare la legge 930 dell’agosto 1963, istitutiva delle Denominazioni d’Origine dei vini, cui fa riferimento per diritto e per orientamento culturale tutto il sapere odierno in materia di qualificazione dei prodotti, di economia del gusto, di valorizzazione dei territori di eccellenza del nostro paese. La sigla Doc è così entrata nella consapevolezza degli italiani, da diventare di fatto una parola, un aggettivo qualificativo di cose e persone, un neologismo sinonimo di carattere esemplare e di stile di vita. A due anni dalla ricorrenza di questo Cinquantenario, che rientra a buon diritto nella celebrazione di quanto di valido e di educativo ha saputo realizzare lo Stato unitario italiano, si è costituito un Comitato, che si farà promotore di una serie di eventi culturali di rievocazione e di analisi della cultura enologica delle denominazioni territoriali di origine.

Il primo appuntamento è fissato per il 19 novembre 2011 a Casale Monferrato (Alessandria), nel ventennale della scomparsa di Paolo Desana, senatore della Repubblica, primo firmatario di quella legge e primo gestore delle Doc in quanto presidente del Comitato Nazionale Vini Doc. Il relatore sarà il professor Mario Fregoni, presidente emerito dell’Oiv-Organisation internationale de la vigne et du vin e “padre” della successiva legge 164 del 1992. Il convegno sarà di scena nell’aula magna dell’Istituto Leardi, dove iniziò gli insegnamenti della Cattedra Ambulante di Agricoltura l’agronomo Giuseppe Antonio Ottavi, alla cui memoria è dedicato un Circolo culturale, oggi riferimento organizzativo del “Comitato promotore delle celebrazioni per il Cinquantenario delle Doc”.

Altri appuntamenti culturali sono previsti nel 2012 e 2013 a Roma, a Torino, in Toscana e in Veneto, nell’ambito di un programma che è in corso di definizione, in collaborazione con le Regioni e il Ministero delle Politiche Regionali, con le università e altre istituzioni accademiche italiane ed europee, alle quali il Comitato ha avanzato richiesta di riconoscimento e collaborazione. La prima collaborazione è stata decisa dalla Regione Piemonte, interessata a valorizzare il ruolo che i piemontesi hanno avuto nella definizione della cultura enologica delle denominazioni d’origine, a partire dal professor Giovanni Dalmasso, per seguire con il senatore Desana, con l’enologo Renato Ratti e altri ancora. Il Comitato è per ora composto da Elio Archimede, Andrea Desana, Giusi Mainardi, Massimo Martinelli, giornalisti, e Angelo Arlandini, Vittorio Camilla, Ettore Ponzo tutti componenti del Comitato Italiano Vini Doc nelle sue varie composizioni.

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