Da Nord a Sud, e in particolare in Franciacorta ed in Sicilia, qualcuno ha già cominciato a vendemmiare, nonostante la 2014 possa sembrare un’annata non proprio precocissima. Il problema, in quest’annata, è se mai la minaccia delle malattie che potrebbero compromettere i grappoli proprio nel periodo più importante. Una scelta, evidentemente, che riguarda particolari vini: le basi spumanti, che compiono i loro passi decisivi con la rifermentazione in bottiglia, da una parte, e, dall’altra, alcuni tipologie di vini bianchi più immediati e meno complessi ma che devono mantenersi aromaticamente ricchi. L’occasione giusta per recuperare le prime primissime informazioni, intuire cosa dicono i primi grappoli sul potenziale qualitativo dell’annata 2014.
In Franciacorta, specialmente sul versante meglio esposto che guarda sud, la vendemmia 2014 è già cominciata: “abbiamo raccolto i Pinot Nero per le basi spumante - spiega Leonardo Valenti, professore di viticoltura all’Università di Milano e consulente in Franciacorta per Castello Bonomi del gruppo Paladin - sono uve un po’ immature, ma preservare il loro stato sanitario, abbiamo dovuto provvedere alla vendemmia. I dati indicano però dei mosti tendenzialmente equilibrati con acidità e pH interessanti. Mancano un po’ gli zuccheri, ma a bottiglia finale se ci sarà qualche grado in meno, parlo di 12,5% vol., in fondo - conclude Valenti - non sarà male visto la continua ricerca di vini sempre meno alcolici e strutturati”.
Anche in Sicilia, e precisamente nei pressi di Menfi, ci sono già vini in fermentazione: “abbiamo già dei mosti in fermentazione - dice Domenico De Gregorio, enologo del gigante dell’enologia cooperativa siciliana Settesoli - di Pinot grigio e Sauvignon. La qualità ci sembra molto promettente, un po’ meno la quantità. Le acidità sono molto interessanti, bella la freschezza e molto intensi i profumi, anche in varietà come il Pinot grigio, non sempre generosa in fatto di aromi”.
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