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E’ L’EXPORT IL VERO VOLANO “SCACCIACRISI”. LO DICONO I DATI ISTAT (OTTOBRE 2010) ... MA LA TENDENZA E’ CONFERMATA ANCHE DA MOLTE TRA LE CANTINE ITALIANE PIU’ IMPORTANTI SENTITE DA WINENEWS

L’Italia del vino va forte soprattutto nelle esportazioni: ad ottobre 2010 (secondo i dati Istat, fonte: inumeridelvino.it), 2,1 milioni di ettoliti esportati per un controvalore di 385 milioni di euro. Si tratta di una crescita del 13% per i volumi e del 14% per i valori. Le esportazioni sono cresciute in tutte le categorie in modo piuttosto omogeneo: per i vini sfusi +17%/+19% per valore e volume rispettivamente, per i vini imbottigliati +14%/+10% e per i vini spumanti +11%/+12%.

Il vino italiano sta, dunque, andando particolarmente bene dal punto di vista delle esportazioni e il vino italiano fa affluire in patria 3,5 miliardi di euro di ricchezza. Una tendenza confermata anche da molte delle aziende vitivinicole più importanti del Bel Paese che dichiarano un aumento delle esportazioni a fine 2010 (in crescita per il 90% del campione sondato da WineNews), con percentuali che vanno dal +3% al +50%. Le aziende vitivinicole italiane ritrovano insomma fiducia dopo due anni (2008-2009) di contrazione sia nei fatturati che nella forza penetrativa sui mercati esteri, sempre più principale sbocco commerciale per le etichette tricolori.

Ma la geografia delle esportazioni sta lentamente cambiando. Tre grandi mercati storici per il vino italiano (Usa, Germania, Regno Unito) stanno lentamente perdendo la leadership. Nel 2006 erano il 62% delle esportazioni a valore e volume, ad oggi sono scese al 58% dei volumi e al 55% dei valori. Segno evidente che sono cominciate operazioni interessanti anche sui cosiddetti mercati emergenti (Cina, ma anche Russia ed estremo oriente in genere), che non debbono essere considerate soltanto una soluzione ad un biennio di crisi sui mercati tradizionali.

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