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E’ L’ITALIA IL PRIMO PAESE ESPORTATORE DI VINO IN GERMANIA (+17% NELL’ULTIMO SEMESTRE), MA LA VITTORIA RIGUARDA SOLO LA FASCIA BASSA DI PREZZO. LA FRANCIA CONFERMA LA SUA LEADERSHIP NEI VINI DI QUALITA’

L’Italia arriva prima in Germania: il vino tricolore è il più acquistato dai tedeschi, ma solo nella fascia bassa di prezzo. Il numero due per l’export in questo settore, la Francia, conferma però la sua leadership nel mercato dei vini di qualità. Il punto sull’indice di gradimento dei vini nazionali in Germania è stati fatto dall’ufficio di statistica tedesco di Wiesbaden e l’Ufficio Ice di Duesseldorf, con i dati relativi all’andamento dell’export nel primo semestre del 2007.

L’import tedesco di vino italiano ha segnato, nel primo semestre 2007, un aumento del 17%. Oggi, l’Italia e la Spagna forniscono oltre la metà - il 51,6% - di tutto il vino importato dalla Germania: l’Italia è a quota 36,2% (33,9% per l’intero 2006, 34,2% per il 2005), mentre la Spagna è al 15,4% (15,3%, 13,1%); gran parte del resto arriva dalla Francia, che contribuisce con il 26,8% (30,5%, 28,8%); se da una parte l’export di vino nazionale in Germania continua ad aumentare, dall’altra l’Italia rimane ancorata nella fascia bassa del mercato; i produttori italiani, infatti, vendono soprattutto vini che costano agli importatori meno di 1,10 euro al litro, contro una media di 1,84 euro al litro per i vini francesi.

Il prezzo medio (all’import) del vino italiano venduto in Germania era di 1,04 euro al litro nel 2006 contro 1,10 euro nel 2005. Il responsabile della sezione agroalimentare dell’Ufficio Ice di Duesseldorf, Paolo Pesce, spiega: “se è vero che l’Italia ha conosciuto un abbassamento del prezzo medio, è anche vero che questo può essere visto come un punto di forza, poiché ciò dimostra che l’Italia riesce a essere un fornitore flessibile, cioé a soddisfare anche quell’incremento di vendite che registriamo attraverso la grande distribuzione, che è in crescita”. In termini di quantità, Pesce sottolinea che “dal 1995 a oggi l’Italia ha messo a segno un incremento dell’export verso la Germania di oltre il 25%: da circa 5 milioni di ettolitri di 12 anni fa, infatti, si è passati ai 6,32 milioni di ettolitri nel 2006”.

Secondo Pesce, per la qualità, la differenza tra i vini italiani e quelli francesi venduti in Germania è relativa. La Francia, ha commentato il funzionario dell’Ice, “vende bene in termini di immagine del prodotto. In Italia c’é stato anche un riorientamento dell’import a livello regionale. Oggi si compra sempre di più vino dal Centro Sud piuttosto che dalle tradizionali regioni come la Toscana e il Piemonte”. Questo, ha concluso, “significa che la qualità del vino italiano medio è cresciuta e che oggi il mercato italiano offre in Germania un migliore rapporto prezzo/qualità rispetto al passato”.

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