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“E’ L’OCEANIA LA NUOVA TERRA PROMESSA PER IL MADE IN ITALY”: COSI’ IL SOTTOSEGRETARIO ALLO SVILUPPO ECONOMICO URSO, DALLA MISSIONE IN NUOVA ZELANDA E AUSTRALIA CON 50 IMPRESE ITALIANE. “MERCATI EMERGENTI CHE OFFRONO OPPORTUNITA’ DI CRESCITA”

“C’è una parte del mondo dove la crisi economica non morde con la stessa intensità che in Europa e Stati Uniti. E’ l’Oceania, nuova terra promessa per l’internazionalizzazione del made in Italy”: con questi obiettivi il Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico con delega al commercio estero Adolfo Urso, accompagnato dal presidente della Simest (Società Italiana per le Imprese all’Estero) Giancarlo Lanna, dal direttore generale Ice (Istituto Nazionale per il Commercio con l’Estero) Massimo Mamberti, sta guidando una delegazione di 50 imprese italiane in Nuova Zelanda e Australia.
“Sia la Nuova Zelanda che l’Australia - spiega Urso - sono due Paesi che, da oltre un quindicennio, crescono senza interruzione, al ritmo del 4-5% l’anno. La nostra missione serve a rilanciare i rapporti economici e, soprattutto, ad aprire nuove strade per l’internazionalizzazione delle nostre Pmi”. Il valore delle esportazioni della Nuova Zelanda, tra il 1999 e il 2008, è aumentato del 75,4%, passando dai 214 milioni di euro del 1999 ai 375 milioni del 2008; tra il 1998 e il 2008, il valore delle nostre esportazioni in Australia si è incrementato dell’81,3%, passando dagli 1,6 miliardi di euro del 1998 ai 2,9 miliardi del 2008. Si registra un aumento dell’interesse per i prodotti tradizionali del “made in Italy” quali beni alimentari (pasta, olio) e bevande alcoliche (vino, in particolare).
Secondo i dati Istat sull’export extra Ue (marzo 2009), tra i settori produttivi che hanno evidenziato recuperi dei tassi di caduta, vi sono gli alimentari e le bevande con +0,4%”. “Mai come adesso - ha detto ancora Urso - dobbiamo guardare a quei mercati emergenti che offrono opportunità di crescita per far ripartire il nostro export”.

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