E la Fillossera ritorna proprio là da dove partì per mettere al tappeto la viticoltura europea nella seconda metà dell’Ottocento. L’insetto, letale per le vigne, è tornato, ma questa volta pare che si accanisca con i vigneti di “casa sua”. Negli Usa, infatti, in una zona viticola nuova, il Colorado, i casi sembrano davvero preoccupare i produttori della zona e non solo. I ricercatori del Department of Agricultural Research Service, fa sapere il sito www.winespectator.com, hanno confermato la presenza della Fillossera in un vigneto della Mesa County e in altri tre della Grand Valley.
La Fillossera è un afide che si nutre delle radici della vite, interrompendo il flusso di acqua e delle sostanze nutritive della pianta. Le viti si indeboliscono e nel giro di pochi anni muoiono sotto i colpi del parassita.
Nativa della costa orientale degli Stati Uniti, la Fillossera quasi spazzò via la viticoltura in Francia nella seconda metà dell’Ottocento, quando fu accidentalmente importata. Alla fine la soluzione, che tuttora preserva i vigneti europei, fu quella di innestare la Vitis Vinifera su portinnesti di Vite Americana, che sono resistenti all’attacco del parassita.
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