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E LA FRANCIA DEL VINO SI SPACCA IN DUE: A BORDEAUX PARTE UN PIANO DI “TAGLI” PER GLI CHATEAUX CHE PRODUCONO “BORDEAUX BASE” A BASSO COSTO, IN BORGOGNA DUE NUOVE DENOMINAZIONI CERCANO INVECE DI FAVORIRE LA VENDITA DEI VINI “CHEAP”

Sembrerebbe una vera e propria spaccatura quella che contraddistingue le attuali scelte della Francia enoica, visto che le due forse più importanti zone di produzione, Bordeaux e Borgogna, stanno imboccando strade del tutto opposte. Colpa della crisi, certo, ma pare proprio che anche fra i nostri cugini transalpini le idee su come affrontare le sfide sempre più difficili che aspettano il comparto del vino non siano più chiare come in passato.

A Bordeaux, nel passaggio di consegne per la presidenza del Conseil Interprofessionnel du Vin de Bordeaux (Civb) tra l’enologo Alain Vironneau e il Négociant Georges Haushalter, direttore generale della Compagnie Medocaine des Grands Crus, è stato lanciato un piano per ridurre drasticamente il numero degli chateaux che producono a basso costo “Bordeaux base”. Il piano prevede di aumentare la produzione complessiva del 12% riducendo la produzione attuale, pari a 1,1 milioni di ettolitri, di “Bordeaux base, venduto in Francia a meno di 2 euro. Sostegni finanziari e altri contributi saranno utilizzati per estirpare i vigneti, o aiutare i viticoltori a ritirarsi dal business. Nelle proprietà “borderline” rispetto all’eccellenza qualitativa, arriveranno enologi per contribuire a migliorare la loro qualità. Il numero dei produttori, nell’intenzione della proposta, dovrebbe diminuire del 26% e la superficie dei vigneti del 7%. Allo stesso tempo, la produzione di vino nelle aree più redditizie di Bordeaux sarà aumentata e un sistema semplificato di etichettatura aiuterà i consumatori a identificare quale tipo di vino stanno acquistando. La strategia mira a incrementare le entrate correnti da 3,5 miliardi di euro a 4,5 miliardi di euro entro il 2020.

In Borgogna, invece, la tendenza è esattamente opposta. All’inizio di luglio, infatti, l’Inao (Institut National des Appellations d’Origine), l’organismo che governa le denominazioni francesi, ha approvato la creazione di due nuove Aoc per questo che è forse il territorio vitivinicolo più blasonato al mondo. I produttori della Borgogna sperano che le due nuove denominazioni possano migliorare le vendite dei vini a basso costo. L’Appellation “Côteaux Bourguignons” si situerebbe alla base della piramide qualitativa del sistema di classificazione della Borgogna, sotto l’Aoc Bourgogne e dovrebbe servire a raccogliere i vini della zona di basso costo. L’Appellation “Bourgogne Côte d’Or”, invece si posizionerebbe tra le denominazione della Côtes de Nuit e della Côtes de Beaune e, anch’essa, servirebbe a comprendere i prodotti pi “abbordabili” di queste due importanti aree di produzione della Borgogna, garantendo uno standard qualitativo molto buono a prezzi più concorrenziali.

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