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“E’ TEMPO CHE IL VINO RIPRENDA IN MANO IL PROPRIO DESTINO”: IL GIORNALISTA AMERICANO MONTY PREISER SPRONA IL MONDO DEL VINO A SUPERARE IL “GURU” ROBERT PARKER

Con il “passo indietro” di Robert Parker, il critico più “temuto” nel mondo del vino, qualcosa sta cambiando, specie secondo chi ha sempre sostenuto che la logica dei punteggi crei più confusione che ordine, e che un voto non sia sufficiente a “raccontare” un vino. A rilanciare il tema arriva un articolo del giornalista americano Monty Preiser, segnalatoci da Ilaria Tachis. “È giunta l’ora - in sostanza - che il mondo del vino riprenda in mano il proprio destino, senza timori né calcoli, perché, come ha scritto il filosofo del ‘900, Santayana, chi non sa ricordare il passato, è condannato a ripeterlo”.

“Nel gennaio 2010 abbiamo scritto circa il fatto deplorevole che viticoltori e produttori di vino di tutto il mondo abbiano cambiato il proprio stile e perso la loro individualità, basandosi esclusivamente sui capricci ed i gusti di un “popolo” di pochi eletti, quello degli “ultra-critici”, temuti da quasi tutta l'industria del vino che ha ceduto ai loro palati . Uno degli esempi eclatanti di questo culto iconico - scrive Preiser - che ha circondato Mr. Parker è che, sorprendentemente, ha sempre assegnato i punteggi ai vini solo dopo aver saputo cosa stava bevendo. Niente degustazioni alla cieca per lui. Nonostante non ci sia nulla di sbagliato nella sua scelta di operare in tal modo, per il modo in cui il mondo del vino si è inchinato a lui, facendone il suo critico più influente, si potrebbe quasi parlare di isteria di massa. In realtà, il signor Parker è stato autorizzato da tutti coloro che temevano i suoi giudizi, senza pensare che di fronte ad una degustazione alla cieca Parker si sarebbe probabilmente ritrovato al livello di molti altri critici”.

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