Il Tocai cambia nome e diventa "Friulano": pubblicato ieri, sulla Gazzetta Ufficiale, il decreto del Ministero della Politiche Agricole Alimentari e Forestali che assegna ufficialmente al vino bianco del Friuli-Venezia Giulia il nome di “Friulano”. Si chiude così la querelle sullo storico nome, nata dalla decisione della Comunità europea di assegnare l’utilizzo della denominazione di Tokaj solamente all’omonimo vitigno ungherese a partire dall’aprile 2007.
Il Ministero delle Politiche Agricole d’intesa con la regione a tale proposito ha deciso lo stanziamento di 15 milioni di euro in tre anni a partire dal 2007 per promuovere e far conoscere il nuovo nome di "Friulano".
Resta ancora in atto un contenzioso avviato alla Corte di Giustizia Europea dagli irriducibili difensori del nome originario del bianco friulano che il paese danubiano ha fatto proprio alla vigilia dell’entrata nell’Unione Europea.
Dal 2007, quindi, sulle etichette delle bottiglie di vino bianco prodotte dai vitigni del Friuli-Venezia Giulia non si troverà più il nome di Tocai, ma comparirà quello di "‘Friulano".
Bacco ha così donato definitivamente all’Ungheria, che peraltro detiene una cultura enologica di tutto rispetto, il nome più celebre dei vini bianchi, quello di Tokaj, un passito molto ricercato e amato da tutti gli intenditori del "nectar deorum".
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