ECCO COSA C’E’ NEL FUTURO DI “GUSTO”, LA RUBRICA DEL FOOD & WINE CHE CARLO ROSSELLA CONFERMA NEL PALINSESTO DEL TG5 E CHE SARA’ DIRETTA DA GIOACCHINO BONSIGNORE. NE PARLA A WINENEWS IL GIORNALISTA MARCO PALMA

In pochi anni è diventato uno dei punti di riferimento dell’enogastronomia televisiva: “Gusto”, la rubrica quotidiana del Tg5, dedicata al food & wine, è seguita ogni giorno da una media di 5 milioni di telespettatori, e rappresenta il picco del telegiornale, il momento più seguito e atteso da chi in quel momento è sintonizzato su Canale 5.
Prima in Italia a dare al cibo e al vino dignità giornalistica inserendoli in un telegiornale (fino a quel momento erano argomenti di cui si parlava molto, ma sempre in trasmissioni a sé stanti), “Gusto” conquista ogni giorno il 30% di share: i contenuti della rubrica, dedicata all’eccellenza del made in Italy enogastronomico, spaziano dal vino alla carne, dai ristoranti ai bar, dal pesce alle spezie, dai dolci all’olio d’oliva.
La “squadra” di gusto, guidata da Gioacchino Bonsignore, è composta da Maria Luisa Cocozza (che si occupa in particolare di ristoranti e prodotti tipici) e Marco Palma, “specializzato” in vino e olio. E proprio Marco Palma racconta a Winenews cosa ci riserverà “Gusto” nei mesi estivi: “sul vino, di cui mi occupo, la novità è rappresentata da un lungo ciclo di puntate - saranno 30/35 - tutte dedicate ai vitigni autoctoni. Ci teniamo infatti a trasmettere ai telespettatori il concetto di ricchezza e varietà del patrimonio enologico made in Italy”.
“Non mancheranno naturalmente - continua Marco Palma - consigli e indicazioni utili sull’universo vino, dalla temperatura di servizio all’organizzazione della cantina, dai giusti abbinamenti al modo corretto di servirlo: in questo saremo coadiuvati come sempre dai bravi sommelier dei Sommelier. Non ci dimenticheremo naturalmente dell’olio, andando in cerca di varietà famose e di altre meno conosciute in tutte le regioni. Infine, continuerà il viaggio nei bar e nelle gelaterie migliori d’Italia, mentre stiamo iniziando a preparare una serie di appuntamenti sulla cucina di frontiera, quella dei Paesi confinanti con il nostro”.