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ECCO I MIGLIORI VINI D’ITALIA DELL’ANNUARIO INTERNAZIONALE “WINE REPORT” DEL WINE WRITER BRITANNICO TOM STEVENSON, PREMIATO NEL 2004/2005 COME "BEST WINE BOOK IN THE WORLD"

Uscirà a metà settembre, per i tipi dell’editore inglese Dorling Kindersley (www.dk.com), l'edizione 2006 dell’annuario internazionale del vino Wine Report, creato tre anni fa dal wine writer britannico Tom Stevenson e premiato, nel 2004-2005, come “Best wine book in the world”.
Questo lavoro è unico nel panorama delle opere sul vino, perché raccoglie il lavoro di una quarantina di esperti ognuno dei quali presenta quanto di più importante nel corso degli ultimi 365 giorni è accaduto nel campo del vino o in singole zone vinicole (Champagne, Bordeaux, Bourgogne), oppure in un Paese produttore, dalla Germania alla Spagna al Portogallo (ma anche Libano, Israele, Grecia) sino alle realtà ampiamente emerse del Nuovo Mondo come Australia, Nuova Zelanda, California, Cile. In ognuno di questi capitoli sono presentati gli eventi che hanno caratterizzato l’annata vinicola, ma vengono anche delineate le tendenze, gli orientamenti del mercato e del mondo della produzione, così da definire una sorta di carta d’identità di quella determinata realtà produttiva.
Anche l’Italia ha un proprio spazio a disposizione, venti pagine suddivise tra Italia del Nord e Centro e Sud Italia, affidate ad un tandem di esperti che già collaborano curando le news dall’Italia del settimanale inglese Harpers, Nicolas Belfrage, master of wine e grande conoscitore, da trent’anni, del vino italiano, e Franco Ziliani, collaboratore de Il Corriere Vinicolo (Unione Italiana Vini).
In Wine Report 2006 Belfrage e Ziliani segnalano, come fatti salienti dell’ultimo anno, la richiesta di riduzione dell’Iva sul vino avanzata da Gianni Zonin, la questione relativa al nome del Tocai friulano, le proposte di cambiamento della legge 164, la crisi dei Super Tuscan e la ricerca di un’identità per la Doc Bolgheri, gli investimenti in Sicilia anche da parte di aziende non siciliane, la morte di Luigi Veronelli e di altri grandi personaggi come Luigi Cecchi e Mario Pesce.
Nella sezione riservata, invece, alle classifiche, redatte secondo gli orientamenti dei curatori, dei migliori produttori, dei migliori vini e dei dieci vini grazie alla loro personalità hanno maggiormente sorpreso, si segnalano, al Nord, i Barolo di Giacomo Conterno, Bruno Giacosa, Aldo Conterno e Roberto Voerzio (il cru Rocche dell’Annunziata - Torriglione), e poi i Valtellina superiore Prestigio di Triacca ed il Sassella Rocce Rosse 1996 di Arturo Pelizzatti Perego, nonché una serie di Barbaresco 2001. Al Centro, plebiscito per i Brunello di Montalcino Riserva di Lisini, Il Poggione e Case Basse-Soldera, per il Chianti Rufina Bucerchiale di Selvapiana, il Vino Nobile di Montepulciano Riserva 1999 di Dei; al Sud, le segnalazioni riguardano il Graticciaia delle Agricole Vallone, il Magno Megonio di Librandi, il rosato Il Rogito di Cantine del Notaio, il Sussumaniello di Torre Guaceto, il Moscato Shams della siciliana Ajello e l’Ischia Forastera di Casa D’Ambra.
Il libro è in vendita a £. 9,99 sul sito della casa editrice inglese http://uk.dk.com/nf/Book/BookDisplay/0,,11_1405311614,00.html.

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