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ENOGASTRONOMIA & GOLF: CITTA’ DEL VINO E COLDIRETTI LANCIANO LA “WINE TOUR CUP”, IL PRIMO TORNEO “A KM ZERO”, TORNEI CON DEGUSTAZIONI DI VINI E PRODOTTI LOCALI

Una gara di sport e sapori: la Wine Tour Cup edizione n. 5 ha già un vincitore, l’enogastronomia italiana. Il torneo di golf (info: www.winetourcup.it), promosso da Città del Vino e Coldiretti, si snoda in 21 tappe tra le “buche” della competizione e le tavole dove degustare i prodotti tipici del territorio. Offrire un menù a base di vini locali, formaggi tipici e salumi nostrani al posto di champagne, ostriche e caviale è per il mondo del golf una scelta di responsabilità sociale considerato che - sottolinea la Coldiretti - a livello globale è stimato che un pasto medio percorre più di 1.900 chilometri per camion, nave e/o aeroplano prima di arrivare sulla tavola.
“I 3.500 partecipanti al concorso e i loro accompagnatori - ha spiegato Stefano Masini, responsabile ambiente della Coldiretti - diventeranno anche “esploratori del territorio, per scoprire sapori altrimenti ignoti”.
La formula di abbinare sport ed enogastronomia si è rivelata valida nelle precedenti edizioni del torneo - ha sottolineato Valentino Valentini, presidente delle Città del Vino - tanto che i golf club e i produttori si sono autocandidati per partecipare quest’anno al torneo. Per le imprese agricole - ha osservato Masini - si tratta di uno strumento di marketing importante, una vetrina di promozione originale e innovativa. L’aspetto caratteristico - ha aggiunto Masini - è che si tratta del primo torneo di golf a km zero, perchè le specialità offerte ai concorrenti sono locali e non devono percorrere lunghi tragitti in camion, nave o aereo: un esempio di rispetto dell’ambiente e di consapevolezza dei problemi legati ai cambiamenti climatici”.
Le 21 tappe del torneo (con gare 18 buche Stableford) si snodano in tutta la penisola, dal Piemonte alla Sicilia, passando per l’Emilia Romagna - da Catania a Grado, da Casamassima (Bari) a Feudo d’Asti, da Is Molas (Cagliari) a Gavi (Alessandria), da Brescia a Panicale (Perugia) - per concludersi in Toscana, a novembre; l’iniziativa permette così a molti centinaia di italiani di ampliare la stagione turistica - ha sottolineato il presidente delle Città del Vino, Valentino Valentini - e trovare nuovi potenziali eno-appassionati, grazie anche a pacchetti turistici che comprendono la partecipazione al torneo.
Il turismo enogastronomico sviluppa in Italia 5 miliardi di euro ed è l’unico settore della vacanza “made in Italy” in costante ascesa; i 25 milioni di golf-turisti europei sono d’altronde in grado di generare un buon indotto economico sul territorio ospitante in quanto amano provare campi sempre diversi, garantiscono una presenza media di 7 giorni, generano una spesa di 150-180 euro, che è 3 volte superiore a quella dei turisti “tout court”. Chi viaggia assieme ai golfisti spende la propria vacanza consumando il suo tempo in attrattive ambientali e culturali. Il 48% dei golfisti spende il 29% del suo budget in alloggi, il 21% in cibo, il 7% sul green, il 25% in trasporti, il 9% per divertirsi, il 5% in souvenir e l’1% in lezioni.
“Unire lo sport al turismo enogastronomico - spiega il presidente della Coldiretti, Sergio Marini - rappresenta una grande opportunità per il crescente numero di persone che vuole trascorrere il tempo libero a contatto con la natura e gustando i prodotti del territorio. L’agriturismo con l’offerta di prodotti locali può contare su oltre 18.000 strutture diffuse su tutto il territorio nazionale in grado di offrire ospitalità anche ai tanti stranieri appassionati di golf che vengono in Italia”.

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