Sempre più luoghi di consumo, di convivialità, e dove il vino spesso è accompagnato dal cibo, le enoteche d’Italia si confermano pilastro non solo per il mercato, ma anche per la cultura del vino. Con l’enotecario che non più un semplice commerciante di vino, ma una persona che cerca di capire il cliente, che lo consiglia, che in un settore sempre più affollato di etichette, magari, aiuta anche gli appassionati a scoprire vini e produttori nuovi, chicche enoiche e curiosità. E tutto questo sembra aver riportato gli italiani nelle enoteche, presidi della cultura enoica sul territorio. Al punto che, dopo anni in cui si è parlato di crisi, il loro numero è tornato a crescere. In Italia ce ne sono 7.209, il 4% in più rispetto a 5 anni fa. Con un fenomeno in crescita su tutto il territorio nazionale, a partire dalla Lombardia, dove se ne contano ben 982. A dirlo un’analisi della Camera di Commercio di Monza Brianza Lodi e della Coldiretti. A livello di singole, città, al primo posto, c’è Roma, conta ben 345 enoteche, risultato di una crescita del 35% in dieci anni, seguita da Napoli, con 221 attività. Sul terzo gradino del podio c’è Milano, con 141, con la città che, dopo Expo, è diventata capitale enogastronomica del Paese, che si conferma la più dinamica anche sul fronte delle enoteche, cresciute del 5% nell’ultimo anno, e di ben il 72% in 10 anni. A seguire, nella top ten, città come Torino (121 enoteche), Firenze (91), Genova (80), Venezia (68), Palermo (62), Bologna (57) e Bari (50). Tra le curiosità segnalata della ricerca, emerge il fattore “quote rosa”, con il settore del vino che vede crescere, in generale, il numero di donne alla guida delle imprese, dalle cantine alle stesse enoteche. Tanto che più di un’enoteca su quattro (il 26,5%) è guida femminile. Decisamente minore, invece, il “settore giovanile”, al punto che solo l’11% delle enoteche del Belpaese è guidato da giovani. A livello di province, Napoli è la più fornita (528, +3% in 5 anni), davanti a Roma (480, +3%) e Milano (259, +9%), mentre quelle più dinamiche. E, intanto, il ruolo presente e futuro delle enoteche per il mondo del vino, è al centro di una riflessione profonda da parte degli operatori: proprio in questi giorni, a Vinexpo Paris, a confrontarsi sul tema sono state le principali organizzazioni italiane, Vinarius e Aepi - Associazione degli Enotecari Professionisti Italiani, e francesi, ovvero la Fédération des Cavistes Indépendants ed il Syndicat des cavistes professionnels, in un convegno dal titolo più che eloquente: “gli enotecari, fornitori di arte e cultura”.
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