Dopo aver detto "che le classifiche non hanno altro senso ed effetto che far vendere qualche migliaia di copie di rivista in più e di "drogare" il mercato", il duro attacco del responsabile delle "Guide de L'Espresso" Enzo Vizzari a "Wine Spectator", sulla "Top 100", è quantomai forte, ma sicuramente chiaro: "Wine Spectator, a cui riconosciamo una funzione importantissima, prima negli Usa e poi in Europa, ha un livello di credibilità è ormai vicino allo zero con questi voti e classifiche, sempre più cervellotiche, americane e provinciali. Una chiara scelta, insomma, di pilotare il gusto dei consumatori, prima che di registrarne la tendenza". Chi pensa, come noi, che Wine Spectator sia dunque una "bibbia del vino" nel mondo "è bene - sempre utilizzando le parole di Vizzari - che abiuri o, almeno, allarghi i propri orizzonti".
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