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ARTE

“Errazuriz Wine Photographer of the Year” 2022, tutto il bello del vino in fotografia

“Architecture And Wine”, lo scatto di Marina Spironetti alla cantina di Antinori nel Chianti Classico vince la categoria “Places”

Le persone, i luoghi, gli atti del vino, fissati in scatti capaci di coglierne unicità e bellezza, e di raccontare un anno intero tra vigneti e cantine nei tanti territori del vino, dall’Europa agli Stati Uniti fino all’Emisfero Sud. A scegliere i più belli, gli “Errazuriz Wine Photographer of the Year” 2022, la categoria (sponsorizzata dalla griffe cilena Errazuriz) dedicata al vino dei “Pink Lady Food Photographer of the Year”, i premi nati nel 2011 con lo scopo di mostrare la straordinaria semplicità del cibo e della gastronomia, in tutte le sue declinazioni ed in tutta la sua diversità. Nella categoria “Places”, al primo posto “Architecture and Wine”, lo scatto di Marina Spironetti alla cantina di Antinori nel Chianti Classico, progettata da Marco Casamonti dello Studio Archea Associati ed ispirata ai tagli di Fontana, esempio perfetto di integrazione nel territorio, seguito da “Woolly Weeders” della statunitense Suzanne Becker Bronk e da “Vineyards Sunrise” di Adrian Chitty, una bellissima alba sui vigneti di Dundee Hills, in Oregon.

Per la categoria “People”, invece, al primo posto la fotografia “Gathering Prunings On Corton Hill” del britannico Jon Wyand, che ha fissato un momento chiave del lavoro in vigna, quello della potatura in Borgogna. Al secondo posto, “Never Waste Wine”, momento di gioia tra i filari immortalato dal britannico Gilbert Bages, e al terzo “Eight Days a Week” di David Charbit, che ritrae il vignaiolo di Breaky Bottom, nel Sussex, Peter Hall, al lavoro mentre etichetta a mano le sue bottiglie. Infine, la categoria “Produce”, che vede sul gradino più alto del podio “On Ice” di Suzanne Becker Bronk: a Caldwell Vineyard (Napa Valley) il ghiaccio secco evita che parta la fermentazione delle uve vendemmiate. Al secondo posto “Bubbles”, di Duy Dash, in cui le “bolle” sono quelle dovute alla fermentazione, nei fermentatori aperti della griffe australiana Henschke, e, al terzo posto, “Rioja Cellar”, la spettacolare cantina della spagnola Bodegas Campillo, fotografata da Mick Rock.

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