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ESALTARE L’UNITA’ E LA COMPATTEZZA DELLE AZIENDE DEL VINO SICILIANO DI QUALITÀ E POTENZIARE LA PROMOZIONE ALL’ESTERO: ECCO GLI OBIETTIVI DI ANTONIO RALLO (DONNAFUGATA), NUOVO PRESIDENTE DI ASSOVINI. “NEL MONDO C’È VOGLIA DI SICILIA”

Far crescere ancora l’immagine dei vini siciliani all’estero e miglioramento delle capacità manageriali delle aziende siciliane, per continuare ad esprimere quel disegno di promozione del vino siciliano che ha guidato negli ultimi decenni la grande crescita qualitativa e di mercato dell’enologia dell’isola: ecco i punti cardine delle strategie future di Antonio Rallo (Donnafugata), eletto alla Presidenza di Assovini Sicilia (www.assovinisicilia.it), lo storico sindacato di categoria del vino di qualità dell’isola. Un cambio generazionale che promette però di camminare nel solco della continuità.
“Questa elezione - dice il neo-presidente Antonio Rallo - testimonia la volontà di proseguire l’impegno per un progetto di sviluppo condiviso della vitivinicoltura siciliana. Come Assovini continueremo ad esprimere un disegno di promozione del vino siciliano che ha il suo elemento fondativo nei territori di produzione e nel vissuto di esperienze imprenditoriali che si sono guadagnate un’ottima reputazione nel mondo. C’è molto da fare, ma partiamo da un consolidato importante: il patrimonio di autorevolezza che i produttori di Assovini, dai marchi più importanti sino alla più piccola azienda di nicchia, hanno saputo costruire nel tempo, anche grazie al lavoro dell’associazione e alla guida dei miei predecessori: mio padre Giacomo, Lucio Tasca e Diego Planeta. Nel mondo c’è voglia di Sicilia e di qualità e le aziende devono poter raccogliere questo potenziale - conclude Antonio Rallo - mettendo a frutto una storia enologica importante ma anche una propensione al futuro e alla modernità che oggi la Sicilia del vino sempre più intende rappresentare”.
Il “consolidato” di cui parla Rallo è quello che ha guidato il rinascimento enoico dell’enologia siciliana, testimoniato anche dall’ultimo Vinexpo, con la Sicilia unita sotto l’egida dell’Irvv - Istituto regionale della vite e del vino (www.vitevino.it). “Al Vinexpo - spiega il direttore generale dell’Irvv Dario Cartabellotta - abbiamo avuto la conferma che i vini siciliani stanno attraversando uno straordinario momento di forma grazie alla tendenza internazionale che vede l’affermazione dei vini territoriali, ben identificabili dai consumatori internazionali”. Dietro questo successo c’è sempre il territorio, e in special modo, le regioni produttive storiche del Mediterraneo, di cui la Sicilia è sicuramente tra le più significative ed apprezzate. “In Sicilia - continua il direttore - il vasto patrimonio ampelografico ci consente di dare vita a vini facilmente riconoscibili che portano dentro al bicchiere le caratteristiche uniche del territorio da cui vengono generati e, in questo senso, le aziende siciliane possono avere una marcia in più sul versante dell’export. All’orizzonte si apre quindi uno scenario interessante per i produttori siciliani che spingono ed investono verso l’internazionalizzazione. Vinexpo è stata anche l’occasione per confermare la qualità del lavoro svolto in questi ultimi anni”.

Focus - I produttori siciliani a Vinexpo
Tra i produttori che hanno partecipato a Vinexpo c’è chi arrivava a Bordeaux per la prima volta e chi si può ritenere, a ragione, un decano, ma ad accomunare tutti è un generale senso di soddisfazione. “Alla prima esperienza al Vinexpo - racconta Carmelo Marletta dell’azienda Nicosia - possiamo definirci estremamente soddisfatti. Il buon lavoro svolto a monte della fiera in termini di appuntamenti fissati ha dato buoni risultati. Abbiamo avuto nuovi contatti e il pubblico ha gradito i nostri vini. Siamo contenti per la visibilità ottenuta, e per le aperture che intravvediamo nel difficile mercato francese”. D’accordo con lui Salvatore Abbate di Cantine Maremonti: “Il nostro bilancio è stato decisamente positivo. Non avevamo fissato nessun appuntamento, ma abbiamo comunque avuto molti nuovi contatti; il pubblico ha apprezzato soprattutto i nostri nuovi vini per i quali intravvediamo degli spazi in Francia”. Antonio Rallo di Donnafugata, che può definirsi un decano della biennale bordolese, è pienamente soddisfatto: “al Vinexpo veniamo con l’obiettivo di seguire quelli che consideriamo i mercati minori e i mercati emergenti e da questo punto di vista torniamo a casa estremamente appagati”. Considerazioni sposate in pieno da Alessio Planeta: “quest’’edizione è stata per noi estremamente positiva sia in termini di appuntamenti andati a buon fine che di nuovi contatti”. Sulla stessa scia il giudizio di Calogero Todaro di Feotto dello Jato: “abbiamo avuto dei risultati positivi in termini di nuovi contatti, sia con gli operatori esteri che con i nostri colleghi produttori siciliani. La presenza al Vinexpo è fondamentale per il fattore visibilità”. Tra i “novizi” di Vinexpo, Carmelo Bonetta di Baglio del Cristo di Campobello, che riassume così la sua prima esperienza: “siamo estremamente contenti di questa nostra prima partecipazione. Non avevamo fissato nessun appuntamento prima della fiera, ma il nostro sforzo organizzativo è stato comunque gratificato dai molteplici nuovi contatti che abbiamo stabilito con operatori di tutto il mondo”. Tanta voglia di tornare tra due anni, specie da parte dell’azienda Tola, , visti gli ottimi riscontri ottenuti: “questa fiera - dicono i fratelli Tola - è stata molto positiva grazie ai grandi risultati ottenuti che sono andati oltre le nostre previsioni. Oltre agli appuntamenti che avevamo fissato, abbiamo avuto modo di stabilire nuovi contatti anche grazie alla grande organizzazione del padiglione”. Positivo anche il commento di Francesco Spadafora, Spadafora - Principi di Spadafora: ”il nostro Vinexpo è stato straordinario. Abbiamo avuto tantissimi nuovi contatti; è stata un’opportunità eccezionale per conoscere importatori da tutto il mondo. La mia impressione è che se avessi avuto un mappamondo con la possibilità di mettere una bandierina lo avrei riempito visto la moltitudine di persone presenti da tutto il mondo”.

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