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ESCLUSIVA WINENEWS - L’AVVENTURA NEL MONDO DEL VINO DI PAOLO BULGARI, IL SIGNORE DEI GIOIELLI: ALLE PORTE DELLA VALDORCIA PRODURRA’ ETICHETTE DI ALTA FASCIA CON L’AIUTO DELL’ENOLOGO ITALIANO PIU’ “INTERNAZIONALE”, RICCARDO COTARELLA

Dai gioielli al vino il passo è breve: Paolo Bulgari, presidente della famosa casa di gioielli, insieme al figlio Giovanni, inizia in Toscana la sua avventura nel mondo del vino, e, alle porte della Valdorcia, produrrà etichette di alta fascia con l’aiuto dell’enologo italiano più famoso e “internazionale”, Riccardo Cotarella.
I Bulgari hanno di recente acquistato un’azienda agricola a San Casciano di Bagni (Siena): si chiama “Podere Nuovo”, si estende su 20 ettari e, nei progetti (che richiederanno un investimento complessivo di 10/15 milioni di euro), avrà un carattere esclusivamente agricolo: stando a www.winenews.it), uno dei siti di informazione del vino più seguiti d’Italia, si produrranno vini di alta fascia, ma non troveranno spazio progetti di agriturismo o ristorazione. Attualmente è già iniziato l’espianto dei vecchi vigneti, che saranno sostituiti con Sangiovese (80%), a ricordare il legame con la tradizione toscana, insieme ad altri vitigni internazionali (per il vigneto “a bacca bianca” è stato scelto il Vermentino); a gennaio 2007 inizieranno, invece, i lavori per la nuova cantina. Il responsabile tecnico e vitivinicolo dell’azienda di Bulgari è Riccardo Cotarella, il più famoso enologo italiano nel mondo. “Podere Nuovo” è adiacente a Villa Il Palazzone, sempre di proprietà di Paolo e Giovanni Bulgari, ed è molto vicino alla Tenuta di Trinoro di Andrea Franchetti (nel Comune di Sarteano), una delle cantine italiane più prestigiose a livello internazionale.
Da sempre sinonimo del lusso in campo della goielleria e non solo, Bulgari è quotata in Borsa e conta anche ristoranti e hotel di lusso a Milano. La storia della famiglia Bulgari è iniziata nel 1879 con l’arrivo a Roma dell’argentiere greco Sotirio Bulgari; nel 1905 l’apertura della storica “bottega” di Via Condotti. Nel 1932, alla morte di Sotirio, i figlio Giorgio e Costantino sviluppano la gioielleria. Nel 1970 l’espansione internazionale: dal 1984, i figli di Giorgio, appunto Paolo e Nicola, sono al vertice del gruppo. Alla famiglia Bulgari fa capo il 52% del capitale dell’azienda, suddiviso tra il 23,8% di Paolo e del fratello Nicola, e il 4,4% del nipote Francesco Trapani, amministratore delegato.
Bulgari si attesta in posizioni di leader nel mondo accanto a colossi del calibro di Cartier e Tiffany. Da un paio d’anni il gruppo Bulgari è presente anche nell’hotellerie di lusso - in joint venture con la catena Marriott - con un albergo 5 stelle nel cuore di Milano ed un secondo di imminente apertura (in ottobre) a Bali, in Indonesia. Bulgari ha chiuso il 2005 con un fatturato pari a 918,7 milioni di euro, in crescita del 10,6% sul precedente esercizio. Nel primo semestre 2006 l’utile netto è cresciuto del 53,3% salendo a 44,4 milioni di euro ed il fatturato si è attestato a 447,8 milioni di euro, con un incremento del 15% sullo stesso periodo del 2005.

I protagonisti - Bulgari: "un investimento per piacere, che dovrà rendere"
"La viticoltura è un'attività molto creativa e che appassiona me e mio figlio Giovanni Bulgari". Così Paolo Bulgari, presidente della maison di gioielli, ha motivato oggi all'Ansa il suo debutto nel mondo dei produttori vitivinicoli "di alta fascia e sotto la guida di un enologo top prescelto, Riccardo Cotarella".
Bulgari ha precisato che si è trattato di "un investimento esclusivamente di natura personale che non coinvolge in alcun modo la società quotata in borsa. Un investimento limitato, al momento, a 2-3 milioni di euro al massimo, e che dovrà rendere".
"Tra quattro-cinque anni desidero che - ha aggiunto Paolo Bulgari - mio figlio beva il nostro buon vino; a me forse toccherà bere acqua ma voglio che lui possa esprimersi in un bel mestiere che da sempre lo appassiona. Io lo accompagno volentieri in questa nuova avventura, ma per me - ha assicurato il celebre gioielliere - sarà un passatempo del sabato e della domenica".
Nessuna incertezza sulla scelta del winemaker e nessun dubbio sulla scelta del primo vigneto di famiglia: "quanto ho trovato "Podere nuovo" - ha detto Bulgari - questo bel terreno di 20 ettari a San Casciano di Bagni nel senese, accanto alla villa di famiglia Il Palazzone, mi sono detto "qui non mi annoiero". E così è nata l'idea di un'azienda esclusivamente agricola, tutta dedita alla produzione di vini sia rossi che bianchi e senza alcuna velleità di agriturismo o ristorazione".
In vigna già fervono i lavori di espianto dei vecchi vigneti che per l'80% saranno sostituiti con il vitigno principe del territorio, il Sangiovese, a sottolineare un forte legame con la tradizione toscana. Per le uve a bacca bianca è stato scelto il Vermentino ma tra i filari faranno capolino anche vitigni internazionali.
Nelle intenzioni di famiglia inoltre, già a partire dal gennaio 2007 l'avvio dei lavori di costruzione di una vera e propria cantina. "Una passione che giorno dopo giorno si concretizza" ha infine affermato, con soddisfazione, Bulgari che ha annunciato di rimandare a giorni più tranquilli la scelta dell'etichetta "perché mi è chiaro fin da questo nuovo debutto - ha concluso Bulgari - che un viticoltore deve sapere aspettare un piacere e un tornaconto economico anche qualche anno".
Fonte: Ansa

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