02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

ESTATE 2010 - ECCO IL “BILANCIO” DELLA STORICA “ENOTECA ITALIANA”: FORTE PRESENZA DI TURISTI DA TUTTO IL MONDO, PROPENSIONE PER VINI AL BICCHIERE PER CONOSCERE UNA GAMMA PIÙ VASTA DI PRODOTTI E CRESCENTE INTERESSE PER I VINI AUTOCTONI

È forte l’interesse per il vino, in questa estate 2010, dei turisti, sia italiani che stranieri, secondo il bilancio di Enoteca Italiana, la storica istituzione italiana del vino di Siena. “Abbiamo avuto la presenza di francesi, italiani, giapponesi, tedeschi, inglesi, americani, spagnoli, olandesi, scandinavi, affascinati dalla nostra struttura e dalla nostra mostra multimediale con 1.600 vini italiani in expo, dimostrando la voglia di scoprire e conoscere le nostre eccellenze. Dell’80% di stranieri, il 30% è rappresentato da francesi, principali acquirenti di bottiglie”, spiega il presidente Claudio Galletti. Nell’estate 2010, con una media di 15.000 enoapaassionati, l’Enoteca Italiana ha registrato una predilezione, per i vini al bicchiere al “wine-bar”, dei brand più prestigiosi, molto richiesti da italiani e giapponesi: dal Tignanello al Solaia, dal Sassicaia all’Ornellaia, dal Brunello di Montalcino Biondi Santi all’Amarone, dalla Franciacorta al Nero d’Avola, dall’Aglianico al Vermentino.

Le vendite di bottiglie riguardano per lo più, anch’esse, i “classici”: Barolo, Brunello di Montalcino, Chianti e Chianti Classico, Vernaccia di San Gimignano, Prosecco e Lambrusco, ma appare in crescita anche la domanda di produzioni autoctone “minori”, come Ansonica, Pecorino, Cortese, Bonarda, Canaiolo, Frappato, Grillo, Pigato, Falanghina, Montepulciano d’Abruzzo, Negroamaro, Gaglioppo, Primitivo, Ribolla Gialla o Refosco. Una curiosità, quella verso i vini di “terroir”, testimoniata dal fatto che i turisti, ancora carenti nella conoscenza dei vitigni “locali”, si lasciano guidare volentieri dai sommelier dell’Enoteca Italiana.

Ed a tavola? Qui scende in campo “Millevini”, il ristorante dell’Enoteca: se a pranzo le preferenze si indirizzano più sulle bollicine, bianchi leggeri, rosati e rossi giovani, con la “salutare” predilezione per il vino al bicchiere causa caldo pomeriggio da trascorrere, la cena viene accompagnata in maggior misura da rossi di territorio, e ci si lascia andare anche ad un consumo di bottiglie (Codice della Strada permettendo).

Le cifre di Enoteca Italiana, sulle vendite di bottiglie, mostrano un calo del 5%, dato che, però, non deve mettere troppo in allarme, essendo dovuto, con ogni probabilità, alla crisi e ai problemi di trasporto aereo. A conferma, il fatto che i principali acquirenti di bottiglie sono italiani, francesi e olandesi, che fanno maggiormente uso di mezzi di trasporto propri.

Aumentano, invece, del 12% i consumi al bicchiere, ed il motivo è “economico-culturale”: spendendo l’equivalente di una bottiglia è possibile degustare e, dunque, conoscere, 4 o 5 vini diversi. È in quest’ottica che Enoteca Italiana ha organizzato mini-corsi e degustazioni guidate di 4/5 vini, prediligendo i bianchi del nord: Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e bollicine, a cui si aggiungono eccellenze toscane quali Vino Nobile di Montepulciano, Chianti Classico e Brunello di Montalcino ma anche vini del sud come il Moscato di Siracusa, la Malvasia delle Lipari e il Passito di Pantelleria.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli