Seppur lenta, l’Italia nella Fase 3 sta ripartendo, con saracinesche che tornano ad alzarsi e le persone che, anche se con ancora qualche timore, ricomincia a viaggiare, complice anche l’arrivo della bella stagione. Proprio il turismo, che si prevede quest’anno essere in maggior parte interno, è importante da tenere d’occhio per il settore della ristorazione e della viticoltura, che vedono nei turisti pilastro fondamentale, ma anche per i territori del vino e per i produttori, che fanno parte di quella rete di mete del turismo enogastronomico, ormai diventato una vera e propria fetta del mercato turistico, più che un semplice trend.
E sono i dati rilevati da Enit, l’Agenzia Nazionale del Turismo, e il Ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo a registrare le tendenze e le scelte degli italiani per l’estate 2020 in materia di viaggi e vacanze. Da cui emerge, innanzitutto, che sarà il 47,5% di italiani a partire in estate, la maggior parte quest’anno resta in patria (83%) mentre il 6,9% andrà all’estero ed il 3% andrà sia in Italia che all’estero. E se la maggior parte degli italiani, pari al 36,3%, sceglieranno di trascorrere le vacanze in abitazioni private o case vacanza, contro il 16,5% che sceglierà l’hotel, solo il 5,2% di questi sceglierà come meta l’agriturismo, battuto da b&b (8,9%) e villaggi turistici (6,3%).
Ad ogni modo, parola d’ordine sarà outdoor: oltre la metà dei vacanzieri italiani quest’estate sceglierà il mare (59,8%), o comunque la vacanza naturalistica (30%). Seguono le scelte di montagna (25,6%) ed il relax (25,5%) mentre per il 23,2% il soggiorno estivo è motivo di esperienza culturale, tra cui spicca, col 13,6% delle preferenze, la vacanza enogastronomica, e con l’11,2% quella esperienziale del territorio, poi il turismo termale (10,1%) sportivo (6,9%) e d’avventura (6,8%), il soggiorno al lago (4,5%), il turismo rurale (3,8%) e la vacanza zaino in spalla (3,7%).
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