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FASCETTE PER I VINI DOC: IL PIEMONTE È LA PRIMA REGIONE A APPLICARLE A TUTTI I VINI DELLE SUE DENOMINAZIONI D’ORIGINE CONTROLLATA. LE FASCETTE, STAMPATE DAL POLIGRAFICO DELLO STATO, GARANTIRANNO UNA MAGGIORE TRACCIABILITÀ DELLE BOTTIGLIE

Il Piemonte è la prima regione italiana che avrà tutti i suoi vini Doc forniti di una la fascetta numerata per la tracciabilità delle bottiglie. A dare la possibilità di applicare una fascetta, stampata comunque dal Poligrafico dello Stato, anche ai vini Doc, oltre che alle Docg, è il decreto del Ministero per le Politiche Agricole del 7 novembre 2007 che, nelle intenzioni, vorrebbe estendere la pratica a tutte le Doc italiane.

La fascetta, con il numero di partita a cui appartiene una bottiglia di vino, consentirà di verificare l’origine delle bottiglie sul mercato, in maniera analoga a quanto avviene con le Docg.

Altre denominazioni di origine, oltre a quelle piemontesi, hanno già introdotto questa pratica, ma a livello di Regione, il Piemonte è la prima a completare il processo, grazie anche al fatto che il Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe Roero raggruppa da solo tutte le denominazioni del territorio, a differenza di altre regioni in cui ogni denominazione è tutelata da un consorzio ad hoc.

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