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Ferragosto, quali sono le bottiglie “giuste” da stappare per un pasto da ricordare? WineNews lo ha chiesto a 4 top sommelier del Belpaese: Alessandro Scorsone, Luca Martini, Luca Gardini e Adua Villa. Per una “wine list” d’autore

Italia
Adua Villa Alessandro Scorsone Luca Martini e Luca Gardini

Agosto, mese di mare, ombrelloni e vacanze, ma il Ferragosto è anche giorno di festa, da passare con gli amici o i parenti a tavola, tra una portata e l’altra. Per un pranzo “giusto” quali sono le bottiglie da stappare, per fare bella figura e passare un pasto in maniera piacevole? WineNews lo ha chiesto a 4 esperti del panorama enoico italiano.

Secondo Alessandro Scorsone “si potrebbe iniziare da un Prosecco Docg Superiore “Strada di Guia 109” di Foss Marai oppure un “Rive di Ogliano Tre Venti” 2013 di Zardetto per poi spaziare su un Metodo Classico “Pié di Mont” 2010 di Paolo e Roman Rizzi di Calvario in Piedimonte a Gorizia o un “Armando Parusso” brut 2010 Metodo Classico rosè da Uve nebbiolo. Sempre in tema di bollicine, come non citare la Franciacorta con “Derbusco Cives 2008” o un Trento Doc come “Madonna delle Vittorie” 2009. Potremmo poi spostarci - continua - su vini vulcanici, iniziando dal Lazio con un Frascati Superiore Docg 2013 Vigneto Santa Teresa di Fontana Candida , oppure un Soave Classico Doc “Suavia Monte Carbonare” 2012 o, in alternativa, un “Civitella di Agliano” Igt Grechetto Latour a Civitella 2011. Sempre sui bianchi d’autore, un Verdicchio Classico Superiore dei Castelli di Jesi “Federico II A.D.1194” annata 2013, o “Stella Flora di Maria Pia Castelli” 2011 a base di Pecorino, Passerina, Trebbiano e Malvasia. Potremmo lasciarci prendere la mano da alcuni vini rossi pronti per l’occasione - conclude Scorsone - iniziando dal classico dei Classici, il Chianti Classico Badia a Coltibuono, oppure da un Valpolicella Classico Superiore di Zenato e, per i palati più voluttuosi, un Primitivo di Manduria Feudi di San Marzano Vigna di 60 anni”.

“Per aperitivo - consiglia Luca Martini, sommelier campione del mondo in carica - proporrei un Asolo Prosecco “Colfondo” di Bele Casel. Inizierei poi il pasto con un bianco, il “Litrozzo” de Le Coste 2013, e per il rosso, consiglierei invece il “Rosae” 2012 di Giuseppe Rinaldi. Per il secondo passerei ad un pinot nero Igt Tocana 2011 del Podere Civettaio e per finire un passito di Pantelleria: un “Bukkaram” 2007 di Marco de Bartoli”.

Luca Gardini, sommelier campione del mondo 2010, comincerebbe il pasto “con una bollicina, quindi un Monterossa Coupé non dosato. Come bianco consiglierei un Fiano Minutolo delle Cantine Polvanera, per poi passare al “Mirum” verdicchio di Matelica de La Monacesca. Tra i rossi, stapperei un rosato di Marisa Cuomo o un Refosco dal peduncolo rosso di Livio Felluga. Per il dolce, invece, un Arrocco, un Albana di Romagna passito della Fattoria Zerbina. Un mix tutto italiano che può vincere nella tavola anche per tutta l’estate”.

Pranzo a tutte bollicine per Adua Villa, sommelier del piccolo schermo, che propone “un Giulio Ferrari Riserva del Fondatore per proseguire poi con un Franciacorta Arcari & Danesi Saten 2010 e Dosaggio Zero, e per finire un Altemasi Graal Trento Doc”.

Dopotutto il Ferragosto è un giorno di festa ed è giusto festeggiare, magari con le prelibatezze enoiche del Belpaese ... Buon appetito!



Focus - Il pensiero di WineNews per Ferragosto

Di territorio o stranieri, da vitigni autoctoni o internazionali, di grandi produttori o di piccoli artigiani della vigna, da tutti i giorni o da occasione, bio o convenzionali, rossi bianchi o rosè, fermi o bollicine, il nostro augurio di Ferragosto è: brindate senza troppi pensieri, senza riflettere troppo sugli abbinamenti o sui dettagli, con allegria e spensieratezza, al pranzo più “free” dell’anno, e alla festa più agricola di tutte, per stare bene con amici e parenti, per godere di un momento di festa, il più bello dell’estate. Un brindisi liberatorio, che vogliamo condividere con tutti voi, prima di rituffarci nella lenta ripresa della quotidianità, con un occhio ai vigneti sperando che, ora come in passato, i calici agostani aiutino a rendere più propizia una vendemmia che, in questo 2014, è più complicata che mai.

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