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Fico - Fabbrica Italiana Contadina, alias Eataly World, “sarà talmente grande e importante che farà venire voglia al mondo di salire su un aereo e venirci a trovare. E aprirà il 4 ottobre 2017”. Così, a Bologna, Oscar Farinetti. “Sarò un luogo vero”

“Bologna ha le qualità giuste e perfette per mettere dentro questa storia che abbiamo pensato di creare. Non più un Eataly che va a Boston, Chicago o Riad a cercare di offrire le eccellenze italiane sul luogo, ma un Eataly in Italia talmente grande e importante che fa venire voglia a quei cittadini di salire su un aereo e venirci a trovare”. Così Oscar Farinetti immagina il progetto Fico Eataly World, il parco tematico dedicato all’agroalimentare, che dovrebbe aprire il prossimo ottobre a Bologna, al centro dell’incontro di ieri nell’aula Magna di Santa Lucia dell’Università di Bologna. E che, con 80.000 metri quadrati, un ettaro di campi e allevamenti dimostrativi, quasi altrettanti di mercato e botteghe, 40 laboratori di trasformazione, 25 ristoranti, 10 aule per la didattica e la formazione e 4.000 metri quadrati di padiglioni per eventi, iniziative culturali e didattiche legate al cibo, si candida a diventare la struttura di riferimento per la divulgazione e la conoscenza dell’immenso patrimonio enogastronomico dell’Italia e la sua valorizzazione internazionale, e punta ad attrarre 6 milioni di visitatori l’anno da tutto il mondo.
“Offriamo un luogo vero dove possono vedere la nostra agricoltura, capire la biodiversità, la grande fortuna di questa penisola, dove è nata una enogastronomia straordinaria. E oltre a fargli vedere come nasce un prodotto dalla terra, faremo vedere loro una fabbrica contadina, cioè il laboratorio artigianale, come viene trasformato e impacchettato il cibo, e come viene offerto. Sarà anche una scuola, un posto dove imparare: sarà divertente. Il sindaco tiene al 4 ottobre, San Petronio, io credo che imbroccheremo quella data che è importante per Bologna”.
Data confermata da Tiziana Primori, ad Fico Eataly World: “è un giorno importante, finalmente siamo nella nostra città dove il progetto è nato ed è stato coltivato, e si coltiverà ancora”.
Secondo il sindaco di Bologna Virginio Merola, “a San Petronio apriremo Fico. Oggi lo presentiamo alla città, dimostriamo che i lavori sono in corso e che finora gli obiettivi sono stati tutti raggiunti. Il progetto si sta concretizzando: un’opera di rilievo mondiale. È un obiettivo molto ambizioso, un salto nell’offerta turistica e abbiamo tutte le condizioni per realizzarlo”.
Anche grazie alla fondamentale collaborazione tra pubblico e privato, come ha sottolineato l’ex Presidente del Consiglio Romano Prodi: “il progetto Fico è una buona idea. L’idea di organizzarlo in modo che ci vadano le scuole, in modo che ci sia questa continuità di radice a me sembra importante. Speriamo che venga bene. Soprattutto qui c’è il problema dei trasporti che ho sollevato fin dall’inizio. Deve partire la maestra elementare con la sua classe da Roma o da Milano e tornare a casa in giornata. Oppure da Parigi la famiglia per il il weekend che ci mette troppo tempo nel viaggio. E’ una sfida difficilissima, nuova, però ne vale la pena perché non c’è niente di simile al mondo. Il problema è che oggi abbiamo perso il contatto con l’agricoltura, su come nascono i prodotti alimentari come il formaggio o il pane. La collaborazione tra pubblico e privato per Fico era l’unica condizione per farlo nascere - ha detto Prodi - quindi va bene che sia così, però, se non c’era questa risposta della città non nasceva. Ora si deve capire che è un progetto importante, e che ci vogliono milioni di persone perché bisogna portarci i bambini. Allora ha una sua grande utilità”.

Focus - L’eccellenza italiana dal campo alla forchetta
Fabbrica Italiana Contadina (Fico) Eataly World è il parco del cibo che sta sorgendo a Bologna e che, dalla seconda metà del 2017, racchiuderà in un luogo unico la biodiversità del cibo italiano, dal campo fino alla forchetta. Presentato ad Expo nell’ottobre scorso, Fico è stato definito dal ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina “uno di principali eredi dell’esposizione universale di Milano”.
A Eataly World troveranno posto, su una superficie di circa 80.000 metri quadrati, un ettaro di campi e allevamenti dimostrativi, quasi altrettanti di mercato e botteghe, 40 laboratori di trasformazione, 25 ristoranti, 10 aule per la didattica e la formazione e 4.000 metri quadrati di padiglioni per eventi, iniziative culturali e didattiche legate al cibo. Il parco sarà la struttura di riferimento per la divulgazione e la conoscenza dell’immenso patrimonio enogastronomico dell’Italia e la sua valorizzazione internazionale, e punta ad attrarre 6 milioni di visitatori l’anno da tutto il mondo.
La Fabbrica Italiana Contadina è realizzata sull’area del Caab, il mercato ortofrutticolo bolognese, con i criteri della sostenibilità: si tratta non di una edificazione ma di una riconversione senza consumo di suolo; la struttura sarà alimentata dal più grande impianto fotovoltaico su tetto d’Europa, realizzato dal CAAB sull’area mercatale.
Nelle aree esterne, sarà possibile visitare stalle e campi dimostrativi che rappresentano le principali cultivar dell’agricoltura italiana e le razze animali autoctone. Nel mercato saranno in vendita prodotti alimentari, mentre nelle botteghe gastronomiche e nei ristoranti si potranno degustare le produzioni delle Fabbriche Contadine artigianali, cioè i laboratori di produzione dal vivo. Nelle aree temporanee si alterneranno operatori con offerte territoriali e stagionali, ed alcuni spazi saranno dedicati a prodotti non alimentari correlati alla natura, alla cucina e allo stile italiano.
Il parco raccoglierà l’eredità dell’esposizione universale anche dal punto di vista dei contenuti, della didattica e delle forme di narrazione del cibo, con eventi, corsi, iniziative culturali e padiglioni multimediali tematici che racconteranno il rapporto dell’uomo con i principali prodotti e scoperte relativi al mondo dell’agroalimentare. Le aziende presenti a Fico ospiteranno e formeranno anche figure specializzate, in una Scuola dei Mestieri dedicata alla riscoperta dei mestieri artigianali tradizionali e delle buone pratiche legate al cibo.
Il progetto Fico ha per protagonisti Caab - Centro Agroalimentare di Bologna, presieduto da Andrea Segrè, il Comune di Bologna e Eataly World, società presieduta da Oscar Farinetti di Eataly e Tiziana Primori di Coop Alleanza 3.0. È in corso di realizzazione grazie al Fondo PAI - Parchi Agroalimentari gestito da Prelios SGR nel quale hanno investito, fra gli altri, Coop, Banca IMI, Unindustria Bologna, Camera di Commercio di Bologna.

Focus - Le fabbriche contadine di Eataly World
Sono 40 le imprese di tutte le dimensioni ma accomunate dall’eccellenza che, nella Fabbrica Italiana Contadina, avranno il compito di realizzare dal vivo i più importanti prodotti italiani in altrettanti laboratori: vere e proprie fabbriche contadine dedicate alle filiere del cibo e del vino made in Italy, dove si potrà assistere a tutte le fasi della lavorazione.
A rappresentare il mondo della carne, delle uova e del pesce a Fico, saranno il Prosciutto di Parma di Ruliano; i salumi calabresi di Madeo; i salumi di cinta senese di Savigni; la Mortadella Bologna dell’omonimo Consorzio; i salumi della Bassa parmense di Antica Ardenga; la carne di Zivieri e de La Granda; le uova di Eurovo; il pesce di Lpa Group. La filiera lattiero-casearia sarà rappresentata dal Consorzio del Parmigiano Reggiano e quello del Grana Padano, da Granarolo e dai formaggi freschi di Caseificio Valsamoggia. Il mondo dei cereali sarà visibile con due mulini - per la semola, gestito da Pastificio Di Martino che a Fico porterà anche la pasta di Gragnano, e per la farina, di Molino Grassi. Il Forno di Calzolari produrrà pane e prodotti da forno, la pasta secca all’uovo sarà del La Campofilone, la pasta fresca della start up Sfogliamo, il riso di Grandi Riso. La filiera ortofrutta e conserve vedrà protagonisti la frutta in barattolo di Roboqbo, le patate di Pizzoli, i tartufi Urbani, le spezie di Elika, i sughi della Dispensa di Amerigo. Vino, birra e olio saranno prodotti da Cevico per il vino, Baladin per la birra e Roi per l’olio. Il mondo dei dolci sarà rappresentata dal cioccolato di Venchi, il gelato Carpigiani in collaborazione con Palazzolo, che si occuperà anche della pasticceria, il miele Conapi, il caffè Lavazza, i confetti William Di Carlo, le caramelle Fallani, la liquerizia Amarelli e il panettone Balocco.
Si stima che saranno circa 2.000 le imprese coinvolte, nelle costruzioni, l’agroalimentare, la fornitura di attrezzature e macchinari, la ristorazione, i servizi; circa 3.000 lavoratori verranno occupati nell’indotto, e 700 direttamente all’interno del parco.

Focus - La fondazione Fico per l’educazione alimentare e sostenibilità. In Fabbrica Italiana Contadina il polo italiano della cultura del cibo

Una Fondazione per promuovere l’educazione alimentare ed i saperi del cibo, il consumo consapevole,la produzione sostenibile, mettendo in rete le più importanti realtà della cultura agroalimentare e della sostenibilità. È la Fondazione Fico, che opererà all’interno della Fabbrica Italiana Contadina, ilgrande Parco che sta sorgendo a Bologna e sarà l’unico luogo al mondo dov’è rappresentata l’intera filiera del cibo del nostro paese, dal campo alla tavola. Presieduta dall’agroeconomista Andrea Segré, la “Fondazione Fico per l’educazione alimentare ed alla sostenibilità”vede tra i suoi soci fondatori Caab, Coop Fond, Enpav ed Enpam. Ma alla neocostituita istituzione si sono già uniti anche alcuni dei più importanti atenei e istituzioni nazionali di ricerca sul cibo: l’Università di Bologna, il Future Food Institute e l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, vero cuore scientifico e culturale di Slow Food. Collaborazioni sono in atto con le Regioni Emilia-Romagna e Piemonte, e attraverso lo strumento del Protocollo di intenti, alle attività della Fondazione Fico collaborerà anche il Ministero dell’Ambiente.
La Fondazione sarà, dunque, l’anima scientifica e divulgativa di Fico a Bologna, città del cibo sostenibile, operando su tre aree: formazione e didattica per la scuola, ricerca scientifica, promozione. Promuoverà la dieta mediterranea e il suo beneficio portato per la salute, i modelli di produzione agricola e consumo alimentare sostenibili dal punto di vista economico, ambientale, energetico e sociale, seguendo gli obiettivi indicate dall’Onu in rapporto a cibo e sviluppo. Secondo l’Oms potremmo oggi prevenire circa un terzo delle malattie cardiovascolari e tumorali grazie ad una equilibrata e sana alimentazione, ma la scorretta nutrizione minaccia 1 abitante del pianeta su 3. Fondazione Fico si propone di sostenere l’impegno per invertire la tendenza planetaria verso diete di scarsissima qualità nutrizionale e altissimo valore calorico. La Fondazione progetterà, organizzerà e promuoverà programmi di cultura della sostenibilità economica, sociale, ambientale ed alimentare, compresi master, corsi di alta formazione, summer e winter school, summer e winter camp e corsi di aggiornamento professionale. A questi si aggiungeranno 500 stage formativi all’anno per giovani che vogliono imparare un mestiere ed adulti che vogliono specializzarsi, ed oltre 1.000 corsi divulgativi ogni anno per bambini, ragazzi e adulti tra laboratori e degustazioni.
L’intesa con il Ministero dell’Ambiente, in particolare, getterà le basi per iniziative comuni in materia di educazione alimentare e ambientale, sostenibilità, qualità dei prodotti e salute, a livello nazionale e sul territorio attraverso lo studio, monitoraggio e promozione delle “best practices”. Insieme Fondazione e Ministero potranno lavorare per l’educazione ambientale e alimentare, la lotta allo spreco del cibo e la sostenibilità all’interno della filiera agroalimentare. Fondazione Fico sostiene inoltre il Bologna Award, il Premio mondiale per cibo e sostenibilità promosso da CAAB, Centro Agroalimentare di Bologna, presentato a New York le scorse settimane. Sostenere la ricerca scientifica e tecnologica in tema di sostenibilità agroalimentare e promuovere una nuova e diffusa cultura nel segno dell’educazione alimentare sono gli obiettivi portanti del Bologna Award for Food & Substainability organizzato in sinergia con l’Amministrazione Comunale di Bologna e la Regione Emilia Romagna.

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