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FINANZIARIA 2008: STANZIATI 50 MILIONI DI EURO DEL GOVERNO PRODI ALLA REGIONE SICILIA PER I DANNI AI VIGNETI CAUSATI DALLA PERONOSPERA

Stanziati dalla “Finanziaria 2008” del “Governo Prodi” 50 milioni di euro per i danni provocati ai vigneti siciliani nella vendemmia 2007 (in estate il governatore Salvatore Cuffaro aveva richiesto lo stato di calamità) dalla peronospera, malattia fungina della vite, che di solito non colpisce così pesantemente l’isola (la plasmophora viticola, questo il nome scientifico del fungo, predilige, infatti, un clima tendenzialmente umido) e, proprio per questo motivo, non diagnosticata in tempo dai tecnici agronomi siciliani, forse poco esperti nell’individuazione della sua forma “larvata”.

L’infezione primaria è la peggiore e una volta sviluppata è difficile da combattere. A scatenare l’attacco della peronospera, fungo che resta allo stato latente anche d’inverno, sono le temperature primaverili, l’umidità e lo sviluppo dei tralci della vite (la cosiddetta "legge dei tre 10": 10 C di temperatura, 10 mm di pioggia e 10 cm di lunghezza del tralcio). Le foglie sono colpite a partire dai 5-6 centimetri quadri di superficie. Inizialmente compaiono, sulla pagina superiore, delle chiazze traslucide simili a “macchie d’olio”. In seguito, se l’umidità relativa è elevata, in corrispondenza delle chiazze d’olio, sulla pagina inferiore della foglia compare uno strato muffoso grigio-biancastro (forma “palese”). Se invece l’umidità relativa è bassa, la muffa non si forma (forma “larvata”). Sintomo finale è la necrosi dei tessuti fogliari, con successivo disseccamento. I grappolini infettati assumono la tipica forma a “s”, con rachide lessato e infine disseccano. Un altro sintomo che si può osservare sull’infiorescenza è la comparsa della muffa. Gli acini vengono colpiti quando non sono più grossi di un pisello, imbruniscono, disseccano, cadono.

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