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FINE ANNO TEMPO DI BILANCI ANCHE PER VERONAFIERE (VINITALY): NEL 2011, 84 MILIONI DI EURO DI RICAVI, MARGINE LORDO DI 12 MILIONI E UTILE NETTO DI 1,6 MILIONI. VERONAFIERE PRIMO IN ITALIA PER EVENTI, SECONDO PER GIRO DI AFFARI E LEADER IN EUROPA

Nonostante la sempre più difficile congiuntura economica, che sta influenzando negativamente l’intero comparto fieristico internazionale, Veronafiere presenta un bilancio 2011, i cui risultati confermano l’ente quale player di riferimento nell’organizzazione diretta di manifestazioni in Italia, nonché il suo ruolo strategico nel panorama internazionale, basti solo pensare, in tema di vino, a Vinitaly, evento di riferimento a livello internazionale, ed a Vinitaly World Tour, con cui Veronafiere vuole diventare strumento permanente di formazione e business per le imprese che vogliono confrontarsi con mercati lontani e complicati: proprio l’internazionalizzazione e l’ampliamento del calendario fieristico, accanto ad un’attenta gestione delle risorse, al continuo processo di innovazione dei format e agli investimenti infrastrutturali (pari a 10 milioni di euro), portano i ricavi di Veronafiere a 84 milioni di euro, con un margine lordo pari a 12,1 milioni di euro, in linea con le previsioni, e un utile netto che si attesta a 1,6 milioni di euro, con cui l’Ente italiano si appresta a chiudere, per il terzo anno consecutivo, il bilancio in utile e in linea con le previsioni di inizio anno, confermandosi primo organizzatore diretto di manifestazioni in Italia, secondo per giro d’affari e tra i primi in Europa.

“Nel 2011 - spiega Giovanni Mantovani, direttore generale Veronafiere - abbiamo riposizionato e rilanciato alcuni eventi con risultati positivi immediati, sia in termini di espositori che di pubblico, come ad esempio Abitare il Tempo 100% Project e Fieracavalli. Il coraggio di cambiare è stato premiato e ci ha permesso di chiudere l’anno in linea con il budget con record di espositori e visitatori sui nostri eventi principali, come Vinitaly e Marmomacc, che rafforzano ulteriormente la loro leadership. Il calendario 2012 prevede inoltre interessanti novità tra cui la biennale Fieragricola, in febbraio che sta registrando un ottimo andamento delle pre-iscrizioni con particolare riguardo alla meccanica agricola, e la triennale Eurocarne, a maggio. Avremo l’esordio, inoltre, del nuovo format di Vinitaly che inizierà domenica 25 marzo per concludersi mercoledì 28 marzo ed avrà quale anteprima in città, sabato 24 marzo, Opera Wine, il Grand Tasting di 100 tra i migliori vini italiani selezionati da Wine Spectator. Ma è sul fronte estero che giocheremo alcune della partite più importanti, con la messa a regime della società in India che inizia l’operatività e il radicamento, dopo Hong Kong per il wine & food, in Brasile per il settore marmo lapideo e delle tecnologie. Punto fermo rimangono gli Usa e tutte le iniziative riguardano non solo il wine & food, ma anche le tecnologie agricole ed alimentari e il settore del building che include il marmo lapideo”.

Il bilancio preconsuntivo evidenzia infatti il ruolo chiave di Veronafiere che, anche nel 2011, ha continuato a incrementare, unico tra i principali operatori fieristici italiani, la propria quota di mercato relativa che passa dal 12,5% al 16,6%. I risultati preconsuntivi registrati assumono ulteriore valore se letti alla luce del fatto che Veronafiere, a differenza degli altri principali enti fieristici nazionali, non ha beneficiato di alcun contributo straordinario come quelli erogati dai sistemi territoriali in termini di aumenti di capitale e finanziamenti per la realizzazione delle infrastrutture. Nel 2011 Veronafiere ha promosso 50 manifestazioni, 38 delle quali a Verona e 12 all’estero; sono stati venduti più di 790.000 metri quadrati netti; sono stati ospitati oltre 1,2 milioni di visitatori, 165.000 dei quali provenienti dall’estero (per le rassegne internazionali l’incidenza dei visitatori esteri ha avuto una media pari al 25%, con punte superiori al 50% del totale), e più di 14.000 espositori, di cui 2.700 esteri. L’attività congressuale ha registrato 376 appuntamenti che hanno visto la presenza di 75.000 operatori. Nel 2011, inoltre, coerentemente con il business plan 2010-2012, Veronafiere ha destinato 10 milioni di euro agli investimenti, per lo più impiegati per lo sviluppo qualitativo del quartiere, l’adeguamento delle strutture ed interventi per la sicurezza.

“Siamo molto soddisfatti dei risultati del 2011, soprattutto perché raggiunti in un anno quanto mai difficile per l’economia - sottolinea Ettore Riello, presidente di Veronafiere - e, proprio per questo, riteniamo rappresentino un esempio di eccellenza italiana. Veronafiere si conferma leader nell’organizzazione diretta di manifestazioni nel nostro Paese. Abbiamo puntato su innovazione dei format espositivi, che ci permettono di essere ancora più competitivi, su uno sguardo costante oltre confine e, naturalmente anche su un’attenta gestione delle risorse senza tuttavia mai trascurare gli investimenti infrastrutturali. Oggi i risultati di bilancio previsionale ci confermano che tutto questo è alla base di una ricetta vincente e saranno i medesimi capisaldi anche alla base del business plan 2012-2015”.

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