02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

FOCUS - SORPASSO DELL’EXPORT SUL CONSUMO INTERNO DI VINO. COLDIRETTI: “SVOLTA DOVUTA ALLE GRANDI ESPORTAZIONI IN USA E NEI NUOVI MERCATI, MA ANCHE AD UN ATTEGGIAMENTO PIÙ RESPONSABILE E DALLE CAMPAGNE ANTIALCOL”

Per la prima volta nella storia le esportazioni di vino Made in Italy in valore hanno sorpassato i consumi nazionali nel 2010. Emerge da un’analisi della Coldiretti divulgata a Vinitaly, dove è stata presentata la prima mostra dell’“altra vitivinicoltura solidale - Il welfare in bottiglia”, con i risultati del buon lavoro in vigna e in cantina di diversamente abili, detenuti ed ex tossicodipendenti.
Per il giorno di apertura la maggiore organizzazione degli imprenditori agricoli ha previsto l’incontro “Dal lavoro in vigna riparte l’economia” con il Ministro delle Politiche Agricole Saverio Romano, il Governatore del Veneto Luca Zaia e il Presidente di Coldiretti Sergio Marini che ha sottolineato l’importante ruolo di traino dell’intera economia nazionale svolto dal vino all’estero. “Si tratta - sottolinea la Coldiretti - dell’effetto congiunto dell’aumento del valore delle esportazioni che con una crescita del 12% hanno raggiunto la cifra record di 3,93 miliardi di euro e del calo del 4,8% negli acquisti familiari degli italiani, secondo Ismea, che ha portato il valore delle vendite a livello nazionale a 3,89 miliardi di euro. Il risultato è stato comunque - precisa la Coldiretti - un aumento del fatturato complessivo che è passato da 7,6 a 7,82 miliardi di euro del 2010, con un aumento del 3%”.
“Il 2010 segna dunque - continua la Coldiretti - una svolta epocale sul mercato che è destinata a condizionare fortemente la produzione e la distribuzione del vino Made in Italy che dovrà fare i conti con il mutato scenario internazionale. Non è infatti un caso che lo storico sorpasso delle esportazioni sui consumi interni avviene proprio nell’anno in cui - riferisce la Coldiretti - gli Stati Uniti sono diventati per la prima volta il Paese dove si consuma complessivamente la maggior quantità di vino al mondo davanti rispettivamente a Francia ed Italia, secondo il report di Gomberg-Fredrikson nel 2010, durante il quale gli americani avrebbero consumato 329 milioni di casse da 12 bottiglie in mercato che, solo nel canale retail, vale 30 miliardi di dollari”.
Nonostante la produzione californiana rappresenti il 61% del vino consumato negli States, nel 2010 è cresciuto l’export del vino Made in Italy che ha conquistato il primato tra i vini stranieri. Negli Usa, dove si realizza oltre un quinto del fatturato all’estero, il vino italiano è cresciuto in valore dell’11% ed è leader di mercato davanti a Francia e Australia mentre l’aumento è stato “appena” del 4% nel mercato tradizionale della Germania che rimane comunque la destinazione più importante. “Non mancano però risultati sorprendenti sui nuovi mercati come la Cina dove è addirittura raddoppiato nel 2010 il valore del vino Made in Italy esportato con un aumento del 108% o in India con un + 65%, mentre la Russia - precisa la Coldiretti - con un aumento del 58% e un valore delle esportazioni nel 2010 di 104 milioni di euro è divenuto uno dei principali partner commerciali. Alla domanda in crescita sui nuovi mercati si contrappone il preoccupante calo a livello nazionale con le famiglie italiane che nel 2010 hanno speso più per acquistare acqua minerale che vino: con 19,71 euro mensili per famiglia, l’acquisto dell’acqua minerale è diventata la prima voce di spesa del bilancio familiare per le bevande e supera il vino per il quale la spesa media familiare mensile è stimata pari a 12 euro. Negli ultimi 30 anni in Italia - sostiene la Coldiretti - si è praticamente dimezzato il consumo procapite di vino che è sceso a circa 40 litri a persona per un totale di poco più di 20 milioni di ettolitri”.
“Il forte calo nelle quantità di vino acquistate dagli italiani, che ha avuto una accelerazione negli ultimi dieci anni, in cui si è verificato un calo del 20%, è stato accompagnato - conclude la Coldiretti - da un atteggiamento più responsabile di consumo. Insieme al cambiamento delle abitudini alimentari soprattutto nelle ristorazione a far calare la domanda sono state, oltre ai ricarichi eccessivi, le campagne antialcol e la stretta sulle norme”.

Focus - Il valore delle vendite di vino italiano nel mondo
In Italia scende il valore delle di vino: rispetto al 2009 infatti è passato da un incasso interno di 4,09 miliardi di euro a 3,89, con una flessione di 4,8 punti percentuali. Prospettiva totalmente opposta se si guarda le esportazioni che registrano un +12% passando da 3,51 miliardi a 3,93. Secondo l’elaborazione Coldiretti su dati Mediobanca, Istat e Ismea, dunque, anche se il consumo interno del vino italiano è in discesa, nel 2010 non sono in perdita gli incassi che registrano un incremento del 3% rispetto all’anno precedente.
La Germania si conferma nel 2010 come la migliore importatrice di vino italiano, le esportazioni nel paese teutonico valgono 850,6 milioni di euro (4,1% in più rispetto al 2009). Gli Usa non stanno certo a guardare, tanto che il valore dell’export nel mercato americano è salito di 11 punti percentuali arrivando a superare gli 827 milioni di euro. Ma l’Italia guarda con interesse anche la parte orientale del mondo, dove i mercati emergenti, come Russia e India, hanno una grossa domanda di vino made in Italy. I loro mercati, nell’export italiano, valgono rispettivamente 104 e 1,57 milioni di euro. Ma il dato che fa ben sperare è che il loro import è aumentato, rispetto al 2009, del 58,8% in Russia e del 65% in India.
In Italia sono 500.000 le aziende con vigne, di cui solo la metà vitivinicole, per una superficie vitata complessiva di 680.000 ettari (40.000 biologici) che occupano 1,2 milioni di lavoratori. In Italia si producono 45,1 milioni di ettolitri di vino, ma sono solo 35.000 le aziende imbottigliatrici.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli