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FOCUS SUI MERCATI INTERNAZIONALI, CONVEGNI SUI NUOVI TREND DEL MADE IN ITALY NEL MONDO, NUOVE FORME DI COMMERCIO E TANTO ALTRO: ECCO CIBUS 2012, EDIZIONE N. 16 DEL SALONE INTERNAZIONALE DELL’ALIMENTARE ITALIANO, A PARMA, DAL 7 AL 10 MAGGIO

La domanda di food made in Italy proveniente da tutto il mondo cresce ancora, nonostante la crisi economica: è il dato eclatante del 2011. Non solo nei Paesi tradizionali importatori come Germania e Usa, ma anche nei Paesi emergenti, tanto che l’export dell’industria alimentare è cresciuto del 10,3% nel 2011, ma le aziende italiane tengono anche le quote sul difficile mercato interno, portando la bilancia commerciale del made in Italy ad un saldo positivo di 7 miliardi di euro, nonostante la minaccia costante dell’”italian sounding”. Di tutto questo si parlerà a Cibus 2012, edizione n. 16 del Salone internazionale dell’alimentare italiano by Federalimentare e Fiere di Parma (www.cibus.it), di scena dal 7 al 10 maggio, a Parma.
L’export sarà al centro della giornata inaugurale con “Tornare a crescere”, un momento di confronto in cui imprese, istituzioni e opinionisti, chiamati a dibattere su come ritrovare un percorso virtuoso di sviluppo. Tra i convegni di Cibus spicca il 7 maggio “I consumi fuori casa (Ho.Re.Ca.) negli Usa: la grande opportunità per i prodotti autentici italiani” che tratterà la dicotomia tra prodotti autentici italiani e prodotti imitativi attraverso una ricerca del Management Resourses of America. L’8 maggio si parlerà dell’avanzata, anche nel nostro Paese, del “vending” cioè della distribuzione automatizzata di bevande e cibo, con “La Distribuzione Automatica partner del retail - le applicazioni del vending per innovative forme di commercio”. Il 9 maggio l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni geografiche farà il punto sui prodotti Dop e Igp, presentando una ricerca dell’Ismea sulla loro tutela legale internazionale a “Il valore dell’origine protetta”. Il 10 maggio un convegno sui requisiti richiesti dalla Gdo per la omologazione dei fornitori, organizzato da Fiere di Parma e coordinato da Massimo Gelati, dal titolo “Gli standard market driven come requisito di ingresso e sviluppo del business” chiuderà la kermesse. Da non dimenticare le due “fiere nelle fiere”: Dolce Italia, organizzato dall’Associazione delle industrie del dolce e della pasta, e Pianeta Nutrizione, Forum multidisciplinare sulla sana e corretta nutrizione.
Sul fronte dell’export, Fiere di Parma conferma di aver triplicato le prenotazioni dei buyers provenienti dai Paesi emergenti come dai mercati storici di sbocco, con la partecipazione di tutti i retailer di riferimento. E un focus sarà dedicato quest’anno anche ai key player del “fuori casa” americano a cui verrà dedicato un incoming specifico per illustrare concretamente le differenze qualitative tra il vero made in Italy e l’italian sounding. Particolarmente attivo sarà anche il “Cibus Export Desk” dove le aziende espositrici potranno incontrare i buyers indiani, nipponici, cinesi, brasiliani, tedeschi, statunitensi e seguire i workshop di approfondimento. Il livello di competenza raggiunto dal Cibus Export Desk potrà essere apprezzato in occasione del Cibus Global Award, attraverso un viaggio tra gli scaffali delle catene della distribuzione Asiatica, Americana ed Europea per capire se e come viene esposta e valorizzata la nostra produzione: l’obiettivo è restituire alle aziende una fotografia aggiornata sui rischi e sulle opportunità che ci offrono i diversi mercati nonché premiare (appunto con i Cibus Global Award) quei retailers che meglio hanno saputo interpretare ruolo e posizionamento del made in Italy all’interno dei loro assortimenti. Per aiutare le imprese alimentari italiane a selezionare e gestire le proprie partecipazioni fieristiche anche nei Paesi emergenti, Fiere di Parma e Fiere di Colonia, hanno costituito una cabina di regia per gestire le relazioni con i buyers di Germania, Europa dell’Est, Giappone, Usa e Asia: ne parlerà a Cibus 2012 il Ceo di Koeln Messe, Gerald Böse, che sarà presente all’inaugurazione della fiera. L’edizione n. 16 edizione di Cibus, dunque, guarda molto all’estero, ma non dimentica naturalmente la contrazione dei consumi alimentari interni.
“Il nostro obiettivo - ha spiegato Elda Ghiretti, Cibus Brand Manager - è quello di unire il più possibile la filiera alimentare per arricchire la vetrina di Cibus”. Per questo ci saranno anche nuovi spazi come quello dedicato all’industria del surgelato (Frozen Food), quello dedicato alla realtà in crescita degli automated self shop (Venditalia Self Expo) e quello dedicato ai micro birrifici artigianali (Micro Malto). Anche il Bio diventa protagonista a Cibus come offerta integrata al convenzionale da parte sia dagli specialisti sia delle grandi marche. Grazie a questa formula CibusBio - con 350 espositori - è già la seconda fiera al mondo del settore dopo Norimberga. Va inoltre segnalata la presenza a Cibus della Piazza dei Prodotti Dop, organizzata dalla Associazione dei Consorzi di Tutela Aicig, in collaborazione col Ministero dell’Agricoltura. I migliori formaggi italiani saranno premiati dalla nota Scuola di Cucina Alma, diretta da Gualtiero Marchesi, e si potranno trovare le specialità delle Regioni italiane nelle Collettive regionali”.
Ma Cibus 2012 ospita anche due “fiere nelle fiere”: Dolce Italia organizzato dalla Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane (Aidepi), testimone di un comparto produttivo che mantiene le proprie vendite sul mercato interno e registra una grossa crescita nell’export: +4,6% in volume e +8,2% in valore, per un valore complessivo di circa 3 miliardi di euro, e Pianeta Nutrizione, un Forum multidisciplinare sulla sana e corretta nutrizione cui partecipano medici, nutrizionisti e società scientifiche, ma che ha anche una sua sezione espositiva, con circa 60 aziende espositrici. Tra i temi più importanti che verranno trattati nei convegni: la differente nutrizione per maschi e femmine; l’obesità infantile; come il cibo può prevenire malattie e invecchiamento; la celiachia; la etichettatura nutrizionale; la iodoprofilassi nella filiera alimentare.
Cibus è conosciuta come la fiera della industria alimentare italiana, ma è anche la fiera della grande distribuzione, italiana ed estera, cioè il luogo “where food meets business”, come recita il claim della manifestazione. E dal livello di collaborazione tra industria e distribuzione dipende molto del futuro del comparto alimentare. In continuità rispetto al 2010 verrà presentata l’edizione n. 2 della ricerca dell’Università di Parma con Nielsen che analizza la trasformazione della marca commerciale in marca di qualità e potenziale ambasciatrice della qualità alimentare italiana.

Focus: il “porta a porta” cresce e si evolve. Univendita rende noti i dati del settore a domicilio: +15,6% sul 2011
Piace sempre di più e sa rinnovarsi oltre che innovarsi. L’alimentazione “porta a porta” cresce, di anno in anno, nonostante la crisi economica e nonostante il calo, drastico, dei consumi degli italiani. Lo rende noto Univendita (Unione italiana vendita diretta) che a Cibus, non solo rende noti i dati di fatturato delle aziende associate che si occupano di alimentazione, ma disegna un quadro del settore ricco di sfumature e di novità.
I dati. Il comparto “alimentari e beni consumo casa” ha chiuso il 2011 con un aumento del 3,4% rispetto al 2010 assestandosi oltre i 223 milioni di euro. Tra le aziende associate, Bofrost Italia, leader nella consegna a domicilio di prodotti surgelati, ha chiuso il 2011 con un aumento del 4,1% sul 2010, con un fatturato di 193 milioni di euro: “nonostante il contesto economico non certo positivo, Bofrost continua a crescere grazie alle relazioni che i nostri venditori riescono a instaurare legate all’ottima qualità dei prodotti. Il ruolo dei nostri incaricati alla vendita si è evoluto - è il commento di Gianluca Tesolin, direttore generale di Bofrost - molto in questi anni: da venditore si è tramutato in vero e proprio consulente alimentare, dimostrando che il sistema di vendita porta a porta colma le lacune della grande distribuzione dove il rapporto umano cliente/venditore è sempre meno presente”. L’identikit del cliente porta a porta nel settore alimentare è di età superiore ai 45 anni, con un profilo socio-economico medio alto e si concentra soprattutto nel Nord-Centro Italia. I prodotti preferiti sono le verdure, il pesce, le pizze e i gelati.
Luca Pozzoli, presidente di Univendita, spiega perché il canale della distribuzione porta a porta ottiene grandi riconoscimenti anche in un mercato tradizionalmente di dominio della grande distribuzione: “ci troviamo di fronte alla dimostrazione che la vendita diretta a domicilio è un canale di vendita in grado di evolversi senza temere il tempo che trascorre. Le nostre aziende operano con il regime di vendita più antico del mondo eppure dimostrano continuamente qualità, un servizio eccellente e una preparazione professionale degli incaricati alla vendita davvero incredibile. Sono questi gli ingredienti che ci permettono, ormai da sette anni, di chiudere i bilanci con segni positivi nonostante la congiuntura economica davvero sfavorevole”.
Tante le novità messe in cantiere dalle aziende associate Univendita che operano nel settore alimentare. Tupperware, leader nel settore dei contenitori per alimenti e soluzioni in cucina, ha lanciato gli “atelier culinari”, ossia una nuova formula di party, nei quali l’incaricato alla vendita non si limita a spiegare le peculiarità dei prodotti, ma si trasforma in un vero e proprio consulente culinario, capace di realizzare ricette semplici e veloci coinvolgendo i padroni di casa e gli ospiti e condividendo con loro la funzionalità dei prodotti e il risultato dei piatti preparati. Vorwerk Contempora, l’azienda che produce e commercializza il robot da cucina Bimby, sempre attenta al contatto diretto con i propri clienti ha pensato di investire nel web per il bene - e la gola - dei propri clienti: ricettario-bimby.it è una community virtuale nella quale ci sono due sezioni: quella dedicata ai forum di discussione tra gli utenti e quella relativa alle ricette. Tutti i clienti dell’azienda ricevono le credenziali d’accesso alla community e si scambiano idee e consigli su come utilizzare al meglio il robot da cucina per realizzare ricette innovative, gustose, rapide. Il gradimento è stato tale che circa un centinaio di queste ricette realizzate dalla comunità virtuale sono state raccolte in un volume cartaceo dal titolo “Il meglio di bimby.it”. Amc Italia, invece, da oltre 40 anni leader nel settore delle unità di cottura, ha compiuto un’ulteriore evoluzione e dopo sette anni di ricerche e sei brevetti internazionali registrati ha lanciato alla fine dello scorso anno il sistema di cottura “Premium Amc” che permette di cuocere i cibi senza utilizzare l’acqua e senza l’aggiunta di grassi in modo da preservare le qualità nutritive di tutti gli alimenti che consumiamo.

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