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“FOCUSWINE” (UNIONE ITALIANA VINI) LEGGE LA CIRCOLARE TTB SUL “CASO BRUNELLO” UN GIORNO COME ULTIMATUM E IL GIORNO SEGUENTE COME SOLUZIONE DEL PROBLEMA. MA LA VERITA’ DOVE STA?

Il 18 giugno FocusWine (web dell’Unione Italiana Vini) faceva sentire nel suo articolo che raccontava l’ultima circolare del Ttb (Tax & Trade Bureau) americano tutto il peso di una sorta di ultimatum in vista della scadenza (23 giugno) del termine fissato dalle autorità statunitensi per il blocco delle importazioni del Brunello negli Usa; riportando correttamente anche il fatto che se “l’importatore non avrà fornito il certificato del Governo italiano che attesta l’aderenza delle bottiglie al disciplinare e che quindi quelle stesse bottiglie siano vendibili come tali in Italia” il vino sarebbe stato bloccato alla dogana. Ma dopo questo articolo della circolare Ttb che “suonava” assolutamente minaccioso, oggi, invece, l’organo di stampa dell’Unione Italiana Vini sembra leggere le medesime parole, con un senso decisamente diverso, anzi, praticamente opposto. Una sorta di “contrordine compagni” visto quello che si legge sul quotidiano on-line: “nella nota, che a prima vista poteva sembrare un ultimatum … non si parla più di certificati di analisi che garantiscano la purezza del vino, ma solo di un attestato a garanzia del fatto che il vino sia corrispondente al disciplinare e come tale vendibile anche in Italia”.

Elementi già noti ieri, ma misteriosamente ignorati, almeno dal punto di vista dell’interpretazione della fatidica circolare Usa. Un ammorbidimento della posizione del Ttb, dunque, nato per incanto nello spazio di una notte e salutato da un sole mattutino, degno di un’estate ancora lontana dall’arrivare.

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