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FONTE ANSA - IL PROSECCO “BEVE” LO CHAMPAGNE: NEL 2014, PREVISTO IL SORPASSO DI PRODUZIONE DELLE BOLLICINE ITALIANE SU QUELLE FRANCESI, CON 420 MILIONI DI BOTTIGLIE CONTRO 400 MILIONI. LO RI-DICE L’OVSE (OSSERVATORIO ECONOMICO VINI EFFERVESCENTI)

Prosegue la corsa del Prosecco sui mercati esteri e, nel giro di 3 anni, avverrà il sorpasso produttivo sullo Champagne con 420 milioni di bottiglie, prodotte contro i 400 milioni dei “cugini” d’Oltralpe. Lo stima, all’Ansa, Ovse.Org, il website dell’Osservatorio Economico Vini Effervescenti che prevede, nel 2014-2015, una produzione di Prosecco Doc di 350 milioni sui 18.000 ettari in produzione tra Veneto e Friuli cui si assommano i 70 milioni di bottiglie Docg (di cui 1,3 milioni dell’esclusivo Cartizze) che vengono dai 6.100 ettari della zona classica e storica di Conegliano-Valdobbiadene, perla del territorio dell’Altamarca Trevigiana.

“Per il Prosecco - sottolinea il direttore Ovse, Giampietro Comolli - il dato produzione è sempre molto vicino al dato consumo, ci può essere un 5% di differenza in più in termini di produzione considerate le scorte a tempi brevi (1-2 mesi). Altro discorso per lo Champagne, con una scorta in giacenza che attualmente è superiore a 1,2 miliardi di bottiglie! Perciò i francesi devono stare molto attenti a non produrre di più di quello che sono in grado di vendere, recuperando invece dalle giacenze. Prosecco è solo prosecco - aggiunge Comolli - Prosecco è solo Italia e l’Altamarca Trevigiana, la patria del Prosecco Docg e Doc, ovvero la nuova piramide di qualità che si fa strada nel mondo avvantaggiata dal fatto che marchio e denominazione sono una cosa sola nell'immaginario collettivo”.

Ma l’offensiva produttiva avrà ripercussioni sui prezzi? “Forse qualche problema ci potrebbe essere solo per il più blasonato e caro Docg - osserva Comolli - in questo momento il prezzo al consumo è un fattore determinante: non a caso all'estero denominazioni storiche, come lo Champagne, hanno ridotto drasticamente il prezzo: il 35% in due anni. Ma quelle made in Italy sono state invece apprezzate per la semplicità e freschezza di consumo, facilità di abbinamento e costo alla portata di tutti”.

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