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FONTE ANSA - NEGLI STATI UNITI IL RISTORANTE E’ TROPPO CARO … ED ALLORA SI BEVE A CASA

L’aumento del prezzo del carburante e la crisi dei mutui hanno spinto i cittadini statunitensi a rivedere il loro stile di vita, anche a tavola: secondo uno studio condotto da Nielsen, azienda specializzata in indagini di mercato e marketing, negli ultimi mesi sono crollate le vendite dei vini nei ristoranti e nei locali. Si preferisce acquistare le bottiglie in negozio e gustarsele poi tra le mura domestiche.

Nonostante la crisi economica, il mercato del vino negli Usa non ha subito alcun tracollo: continua a crescere, anche se non ai ritmi sostenuti degli scorsi anni. Sia la fascia dei vini più cari, sia e soprattutto quella dei vini più economici, hanno registrato buoni andamenti. Ma la gente ha imparato a risparmiare e per farlo ha iniziato ad evitare l’acquisto al ristorante. Al contrario sono in continua ascesa i grandi supermercati, i discount e i siti online specializzati.

Gli effetti si fanno sentire per ristoratori e gestori di locali: oltre il 40% del campione intervistato da Nielsen ha subito una riduzione della clientela; il 25% ha registrato un calo delle vendite delle bevande alcoliche; il 22% ha notato che i clienti che ordinano vino si concentrano quasi esclusivamente sulle fasce di prezzo più basse. Gli stessi consumatori hanno confermato i risultati: più del 50% del campione ha ammesso di aver drasticamente ridotto le cene al ristorante.

Il fenomeno sta innescando anche un altro problema: “i ristoratori ordinano meno - ha spiegato Jon Frederickson, presidente della società di analisi dell’industria del vino Gomberg Frederickson & Associates - ed i distributori diventano di conseguenza molto più conservativi sulle selezioni di vini”. Per ovviare al problema, in Europa, soprattutto in Gran Bretagna, alcuni ristoranti offrono ai clienti la possibilità di portare il vino da casa: i “padroni di casa” risparmiano in licenze, gli ospiti possono concedersi un piacere che non pesa troppo sul portafogli.

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