FOOD & WINE: IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE GIANCARLO GALAN: “PER BUONITALIA I SOLDI CI SONO … MA MOLTE COSE DA RIVEDERE IL MINISTRO CONTINUA A NUTRIRE DUBBI SULL’EFFICACIA DELLO STRUMENTO”. LO SPIEGA A WINENEWS

Buonitalia, la spa che si occupa della promozione e della internazionalizzazione dell’agroalimentare made in Italy, promossa dal Ministero dell’Agricoltura, nata nel 2003, doveva essere chiusa, secondo il ministro Giancarlo Galan, in un’ottica di risparmi. Tuttavia, si è deciso di mantenerla e il ministro continua a esprimere dubbi.

“Ho impressione ci siano molte precisazioni da fare sullo stato delle casse di Buonitalia. Soltanto a giudicare dall’andamento dei primi anni - ha spiegato a WineNews - si può giudicare come la società fosse stata poco utilizzata e la spesa sia immensamente salita negli ultimi 2 anni. Sicuramente ci sono molte cose da mettere a posto”. Il problema di Buonitalia non è solo economico. Le sue casse vanno rimpinguate? “Il problema non è solo questo - ha risposto Galan - ma è più grosso ed investe alcune domande e cioè: davvero va tenuta Buonitalia? Così com’è? Oppure non era più intelligente, come io avevo proposto, di fonderla con tanti altri organismi che si occupano della stessa cosa e quindi della promozione dei prodotti? E, inoltre, sono state opportune e utili le operazioni condotte da Buonitalia negli ultimi tempi o non c’e’ piuttosto qualcosa da rivedere? Dopo soltanto 40 giorni dalla sua nomina, il nuovo presidente (Rodrigo Cipriani, ndr) - ha continuato il Ministro Galan - ha scritto una relazione molto chiara che è sulla mia scrivania in attesa di prendere decisioni. Il problema non è solo il trasferimento di fondi dal Ministero all’ente”. Quanto ai soldi per la promozione dei prodotti, comunque, “ci saranno e forse ce ne saranno anche di più che nel passato”, ha garantito Galan, rassicurando istituzioni & imprese dell’agroalimentare italiano. “Ma ripeto, è Buonitalia lo strumento più adatto a farlo? Non lo so”, ha concluso il ministro Galan.