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FORUM DEGLI SPUMANTI - 277 MILIONI DI BOTTIGLIE CONSUMATE NEL 2006. CRESCITA NEL 2007. COMOLLI: “IN RISALTO LE DIFFERENZE DI DOC, METODO E GUSTO DEGLI SPUMANTI; RICCHEZZA PER CREARE UN’UNICA FORZA DI FILIERA” … DI SCENA VALDOBBIADENE (7/10 SETTEMBRE)

Italia
Un brindisi con “bollicine” italiane

“Il trend positivo delle bollicine italiane continua senza soste: il 2006 ha registrato una crescita dei consumi del 10% in assoluto, parallelamente diviso sia sul mercato nazionale che sui mercati esteri, con il nuovo record degli ultimi 10 anni, cioè 276 milioni di bottiglie vendute e circa 1,960 miliardi di euro di fatturato al consumo; e il primo semestre 2007 fa segnare ancora una crescita del 9% sul 2006”. Così Giampietro Comolli, patron del Forum degli Spumanti d’Italia che, a Valdobbiadene, dal 7 al 10 settembre, celebrerà le “bollicine” italiane.
Ma Comolli sta anche confermando il successo dei nuovi obiettivi con una strategia concreta al servizio di tutta la filiera ed annuncia le nuove linee guida: “il Forum degli Spumanti d’Italia ha una organizzazione autonoma, grazie anche all’impegno e alla fiducia di istituzioni del Veneto, ma da quest’anno, e sempre più in futuro, anche sponsorizzazioni di grandi imprese italiane delle “bollicine” e di istituzioni pubbliche nazionali (da Oiv a Ismea, dal Ministero delle Politiche Agricole al Ministero sviluppo economico, da Agea all’Ice); uno sviluppo ed impegno “superpartes”, con la scelta di avere eventi tutto l’anno e in tutta Italia, con l’istituzione di un Master interuniversitario, la Guida degli Spumanti con Veronelli Editore, l’Osservatorio nazionale dei mercati e consumi degli Spumanti ed il Centro Studi”.
L’importanza di fare sistema all’estero insieme alle istituzioni, per creare una immagine forte e difendere la strategia delle docg e doc italiane: è l’atout del Forum degli Spumanti d’Italia, di scena, a Valdobbiadene (Villa dei Cedri), dal 7 al 10 settembre. Degustazioni a scelta e libere al Banco di assaggio dei 310 spumanti e tessera giornaliera di accesso alle aule docg e doc, divise per metodo di produzione, con le degustazioni guidate da Veronelli editore e da esperti con vini delle Donne del vino, della associazione Anima, Franciacorta, Trento, Altalanga, Asti, Conegliano e Valdobbiadene, Oltrepo Pavese.
Agli spumanti classici e charmat delle tante regioni italiane, sono abbinati i salumi di De Stefani, il pesce italiano di acqua dolce e di mare della Associazione Piscicoltori Italiani, il Parmigiano Reggiano e il Piave di Lattebusche, il riso del Consorzio tutela varietà tipiche italiane. Info: tel. 0423/972372, www.forumspumantiditalia.it, degustazioner sono a pagamento: da 10 euro o 15 euro a persona). Da Valdobbiadene, il Forum degli Spumanti d’Italia decollerà in giro per l’Italia: in ottobre a Fabriano per la consegna del premio “Nastro d’Oro” al miglior spumante del concorso enologici nazionali; a novembre, a Roma per la consegna del premio Gerolamo Conforto e dell’attestato per la migliore comunicazione “Spumanti a … sproposito” con il Banco d’assaggio delle più note 60 case spumantistiche, il talk show dedicato a “Politici & Spumanti”, sul consumo misurato e autentico italiano e la difesa delle docg e doc nel mondo … Tutti in casa dei “Sommelier” di Roma, ben diretti da Franco Ricci.

In particolare - Ecco i dati 2006 (produzione & consumo), in sintesi, delle “bollicine” italiane
734 le aziende che producono almeno un vino spumante, sono state 141 milioni le bottiglie stappate in Italia, 105 milioni ancora dal 15 dicembre al 6 gennaio, per un fatturato annuo nazionale al consumo di 1 miliardo di euro. Il comparto dei vini spumanti realizza sui mercati esteri il 50% del fatturato, una voce attiva nella bilancia dei pagamenti del paese e rappresenta un fatturato più che doppio del valore all’origine.
Il metodo classico ha superato la fatidica soglia delle 20 milioni di bottiglie con solo Franciacorta e Trento a soddisfare il 70% del mercato interno.
Oggi gli spumanti d’Italia sono presenti in 42 paesi, 135 milioni di bottiglie (erano solo 110 milioni nel 2005) soprattutto segnato dai “ re” del metodo charmat mondiale cioè Asti e Prosecco perché rappresentano il mix ideale oggi cercato da molti consumatori curiosi,neofiti o da raffinati palati.
Il mercato più in crescita è quello degli Stati Uniti con 22,3 milioni di bottiglie (principalmente Asti e Prosecco), un exploit che ha superato il consumo di Champagne. La Germania resta sempre il primo mercato europeo (580 milioni di bottiglie in totale è il consumo interno), forte trend anche nel Regno Unito e in Giappone con circa 5 milioni. Importanti i segnali provenienti dalla Russia (+ 20%), dalla Svizzera (+ 12%), dall’Austria (+ 10%) e anche dalla Francia (+ 9%).
Fonte: Forum degli Spumanti d’Italia

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