Bufera sui Bordeaux: un grossista, sotto processo per una gigantesca frode, ha rivelato che sotto quella prestigiosa etichetta doc si smercia spesso e volentieri un miscuglio di vino al quale non andrebbe affatto riconosciuta l'origine controllata. "Lo fanno tutti: acquistano dieci camion di vini di Bordeaux e lo mescolano con un camion di vini prodotti in un'altra regione", ha raccontato Dominique Blanc nell'udienza al Tribunale penale di Bordeaux.
La confessione del grossista in Francia è passata in sordina anche perché è stata fatta il 2 febbraio, quando una notizia bomba - quella dell'ex premier e sindaco di Bordeaux Alain Juppé, bersaglio di una pesantissima condanna per un capitolo della Tangentopoli sulla Senna - monopolizzava la scena. Soltanto la rivista "Nouvel Observateur" ha dato risalto allo scandalo enologico. Secondo il settimanale, la Gironda (la regione dei Bordeaux) é già colpita da una crisi mondiale di superproduzione vinicola e "le disavventure" del grossista "potrebbero provocare molti danni all'economia locale".
Fonte: Ansa
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