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FRANCIA: E’ PROFONDA CRISI, CHIUDONO I CAFFE’ ALL’APERTO ... MENO APERITIVI, DA SEMPRE TRADIZIONE IRRINUNCIABILE, A TARDA MATTINATA, DEI CUGINI D’OLTRALPE ... CROLLO DELLE ORDINAZIONI DI VINO E BIRRA

La recessione globale sta cambiando il volto di Parigi. E’ crisi profonda per l’economia, ed i francesi rinunciano alla loro abitudine più’ tradizionale: l’aperitivo al cafè’, magari seduti ad un tavolino all’aperto. Risultato: dall’inizio 2008 i fallimenti degli esercizi più tipicamente parigini sono aumentati in maniera esponenziale rispetto ad un anno fa. Secondo le stime delle compagnie assicurative più importanti, però’, si va verso un vero e proprio tracollo del settore.

“Il numero delle richieste di apertura delle procedure di fallimento è aumentato nei primi mesi 2008 del 56%”, fa sapere la Euler Hermes Sface, sottolineando subito come al quadro manchino ancora le stime dei 2 mesi in cui la recessione ha colpito più duramente, vale a dire ottobre e novembre. L’impressione generale è unanime, cioè che gli affari siano andati molto male ed in futuro andranno peggio.

E’, per prima cosa, una questione di crollo della domanda interna. In parole semplici, il francese medio ha meno soldi a disposizione, e taglia dove può. Inizia, quindi, dal caffè’ del mattino e prosegue con quella che fino a pochi anni fa era una tradizione irrinunciabile, l’aperitivo a metà mattinata. Il calo dei consumi prosegue anche nel pomeriggio, con il crollo delle ordinazioni di birra o vino, e ne risente anche il settore - meno tipicamente francese ma divenuto molto importante negli ultimi anni - dei pub. Gravi i problemi anche dei bistrot.

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