Frescobaldi “libera” il vino di Gorgona? Stando ai rumors, la famiglia che produce vini dal ’700 nelle sue tenute di Toscana, da Castelgiocondo all’Ammiraglia, da Castiglioni a Nipozzano, potrebbe contribuire al frutto dei vitigni dell’isola che ospita l’omonimo carcere, lavorati ormai da anni dai detenuti sull’isola. Secondo le voci, si tratterebbe di una collaborazione voluta dal carcere, per dare una professionalità ai detenuti e al contempo valorizzare i frutti della vigna. Mentre la trattativa è in via di definizione, di sicuro c’è che a settembre è stata fatta la prima vendemmia con i carcerati sotto la supervisione degli esperti di Frescobaldi, che hanno messo a disposizione esperienza e competenze per aiutare i vignaioli. Un progetto di grande utilità sociale, visto che meno del 20% dei detenuti che si formano una certa professionalità all’interno del carcere, una volta usciti, ricadono tra le maglie della criminalità. Il progetto punta dunque al reinserimento nella società, dando loro un punto di partenza. Ma la collaborazione ha anche lo scopo di ridare credito ai prodotti tipici dello scoglio, “eremita” dell’Arcipelago toscano. Manca solo l’ufficialità ...
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