GAJA E RIEDEL, UN SODALIZIO DI VENT’ANNI DESTINATO A DURARE NEL TEMPO ... NON SOLO BUSINESS MA ANCHE VERA AMICIZIA

Angelo Gaja, con la sua classe e la sua cordialità, e Georg Riedel, con la sua personalità e la sua simpatia, sono stati i veri “mattatori” nella serata - “messa in scena” al Gold di Milano - dei vent’anni di collaborazione tra la più famosa cantina di Barbaresco e la più celebre azienda produttrice di calici da vino del mondo, attraverso la presentazione delle novità Riedel 2007, impreziosite dal contenuto, ovvero i grandi vini di Gaja.
Riedel ha presentato i decanter dal design molto accattivante Amadeo, Cornetto Magnum, “O” Magnum e Tyrol, il calice Pink Vinum Rosé, dal gambo rosato, dedicato alle donne ed espressamente disegnato per i vini e gli spumanti rosé e la innovativa linea Tyrol, calici bassi, senza stelo, ideali per un’occasione informale o per una cena elegante in casa. Interessante il servizio di ciascuno dei vini di Gaja sia nei calici Tyrol sia nei calici della elegantissima serie Vitis per cogliere le differenze espresse dal vino a seconda del contenitore, davvero notevoli in alcuni casi.
Come ha spiegato Angelo Gaja, proprio la capacità della famiglia Riedel (giunta alla generazione n. 11) di valorizzare il vino attraverso le sue realizzazioni fu ciò che lo colpì maggiormente quando conobbe Georg Riedel e il padre Claus nel 1973, un periodo in cui nei ristoranti italiani imperversavano imitazioni di bassa qualità o, ancora peggio, bicchieri che mortificavano il vino invece che valorizzarlo.
Il “colpo di fulmine” fu la degustazione di Barbaresco nei calici Burgundy Grand Cru, disegnati quindi espressamente per valorizzare il Pinot nero. Proprio la passione e la conoscenza del vino da parte di Georg, uomo dalle grandi capacità comunicative, ha permesso l’elaborazione di calici adatti ad esaltare ogni tipologia di vino e a diffonderli in tutta Italia.
La Riedel devolverà un euro a favore di “Europa Donna”, movimento per la lotta contro il tumore al seno per ogni bicchiere Pink Vinum venduto.
Francesco Beghi