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GALEOTTO FU IL BORGOGNA: FINISCE IN TRIBUNALE LA QUERELLE TRA IL COLLEZIONISTA DI FINE WINES (ED EX PRIMO SEGRETARIO DI HONG KONG) HENRY TANG E L’AVVOCATO USA DON CORNWELL, CHE HA DATO PER FALSI ALCUNI LOTTI VENDUTI DA CHRISTIE’S PER CONTO DI TANG

Se non fosse per la natura privata della questione, la vicenda giudiziaria che ha recentemente coinvolto l’avvocato losangelino Don Cornwell ed Henry Tang - collezionista di fine wines ed ex figura amministrativa di altissimo rango di Hong Kong - potrebbe essere etichettata come un caso di crisi diplomatica in salsa borgognona. Tra le due sponde del Pacifico, infatti, non corre in questo caso alcun buon sangue da quando Cornwell ha messo in dubbio l’autenticità di almeno tre lotti di Domaine de la Romanée Conti che la casa d’aste Christie’s ha messo in vendita per conto di Tang nel corso dello scorso marzo.
Cornwell ha lanciato il suo j’accuse dalle pagine virtuali del forum telematico di “Wine Berserkers”, mettendo apertamente in dubbio l’autenticità dei lotti in questione, e Tang ha per tutta risposta citato per danni lo statunitense preso l’Alta Corte di Hong Kong, con l’accusa di diffamazione. Secondo l’atto di citazione Cornwell non avrebbe rettificato in alcun modo la sua posizione, nonostante ripetute richieste di Tang in questo senso: da par suo Christie’s, per bocca del suo responsabile internazionale del settore vini David Elswood, ha dichiarato di continuare a sostenere la piena autenticità dei lotti incriminati, per di più “con il supporto pieno del Domaine”.

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