Dove eravamo rimasti? Al record dell’export del vino italiano, che aveva chiuso il 2022 sfiorando gli 8 miliardi di euro, messi in preventivo da molti analisti, ma non superati. Chissà che non possa essere il 2023, l’anno buono. Intanto, gennaio 2023 ricalca esattamente l’andamento di gennaio 2022, con le esportazioni che, a valore, si fermano a 474,8 milioni di euro, di cui 124,5 milioni di euro di spumanti, come rivelano gli ultimi dati Istat analizzati da WineNews. Un risultato difficile da decifrare, in linea con quello di un anno fa, quando si viveva un certo entusiasmo dettato dal ritorno alla normalità dopo quasi due anni di pandemia, ma inferiore al dato di gennaio 2020, quando le spedizioni sfiorarono il mezzo miliardo. Salta all’occhio l’assoluta disomogeneità tra i diversi mercati, con poche certezze (su tutte gli Usa e la Germania) e qualche arretramento improvviso (come quelli di Canada e Gran Bretagna), oltre al chiaro calo dei volumi, scesi a 135 milioni di litri totali (-4,2%).
Procedendo con ordine, la Francia a gennaio 2023 ha importato 17,2 milioni di euro di vino italiano, il 34,6% in più di gennaio 2022. Perde qualcosa la Svizzera, le cui importazioni si fermano a 26,6 milioni di euro (-1,7%), mentre nella vicina Austria le esportazioni di vino italiano guadagnano il 10%, arrivando a 9,8 milioni di euro. La Germania, come anticipato, è tra le note positive, con 82,4 milioni di euro di vino italiano importato nel primo mese dell’anno, e una crescita del +15,4%. Perdono qualcosa i Paesi Bassi (-3,2%), a 14,8 milioni di euro, mentre il vino italiano cresce del +8,4% in Belgio, a 15,5 milioni di euro.
Frena il Regno Unito, dopo un 2022 di altri tempi: a gennaio 2023, le spedizioni si sono fermate a 41 milioni di euro (-19%). In Nord Europa la Danimarca lascia sul terreno il 12,7%, con 9,5 milioni di euro di vino italiano importato, le importazioni della Norvegia crescono del 3,1%, a quota 6,9 milioni di euro, e quelle della Svezia segnano il +8,3%, pari a 15,9 milioni di euro. Infine, tra i mercati europei, segno positivo anche per la Russia: +17% e 10,5 milioni di euro di vino italiano importato, di cui 4,5 milioni di spumanti.
Dall’altra parte del mondo, non si arresta la crescita del vino italiano sul mercato Usa, limitata però ad un +1,9%, che sin traduce in un fatturato di 119,5 milioni di euro. Male, dopo lunghissimi mesi in territorio positivo, il Canada, che, a gennaio 2023, ha importato appena 22,8 milioni di euro di vino dal Belpaese, il 27,8% in meno di gennaio 2022. Male, nel complesso, l’Asia: dalla Cina, che stenta a ripartire, tanto che nel gennaio 2023 ha importato appena 3,7 milioni di euro di vino italiano (-45,1%), al Giappone, che perde il 33,3% su gennaio 2022 e si ferma a 7,8 milioni di euro. Non fanno meglio la Corea del Sud, con 3,2 milioni di euro (-21%), e Hong Kong, con 1,2 milioni di euro (-24,5%), sempre più ai margini del mercato del vino italiano.
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