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GIACOMO TACHIS E’ “MAN OF THE YEAR 2011” PER “DECANTER”: IL “PADRE DEL VINO ITALIANO” E UNO DEI PIU’ GRANDI ENOLOGI D’ITALIA, E’ IL TERZO ITALIANO (DOPO PIERO ANTINORI E ANGELO GAJA) A RICEVERE IL RICONOSCIMENTO DELLA PRESTIGIOSA RIVISTA BRITANNICA

Italia
Giacomo Tachis

Giacomo Tachis, uno dei più grandi enologi italiani di sempre, per oltre trent’anni direttore tecnico di Marchesi Antinori, universalmente noto per aver creato i Supertuscans più famosi al mondo, dal Sassicaia al Tignanello e al Solaia, “padre del vino italiano”, riconosciuto come la luce guida dietro il “rinascimento” del vino italiano negli anni ’70 e ’80. E ora Decanter lo ha eletto “Man of the Year 2011”, terzo italiano a ricevere l’importante riconoscimento della prestigiosa rivista britannica, dopo il marchese Piero Antinori (nel 1986) ed Angelo Gaja (nel 1998). Tachis che, ritiratosi a vita privata lasciando la scena del mondo del vino nel 2010, nell’ultimo numero di aprile dice che “i moderni produttori di vino dovrebbero togliersi le loro cravatte firmate e tornare nella vigna” ...
Tachis, che oggi ha 77 anni, “fa parte di quel piccolo, selezionato gruppo che cambiò il corso del vino italiano”, scrive la firma di Decanter Richard Baudains. E tutto ebbe inizio nel 1961 quando Giacomo Tachis arrivò alla cantina Antinori a San Casciano in Toscana come giovane enologo, poi direttore tecnico, e, quindi nel 1968, la mossa che sancì la sua reputazione di innovatore: l’arrivo alla Tenuta San Guido a Bolgheri per dare il suo contributo alla creazione di un nuovo vino, il Sassicaia.
Per cinque decadi in prima linea nella produzione del vino italiano, Giacomo Tachis ha dato un contributo decisivo all’introduzione delle pratiche che sono oggi alla base della produzione dei vini italiani di alta fascia: dalla selezione clonale all’alta densità, dalla bassa resa dei vigneti all’ introduzione della fermentazione malolattica e all’invecchiamento in legno piccolo. Ma, la sua celebrità, è prima di tutto legata all’introduzione di Cabernet Sauvignon ed altre varietà di Bordeaux negli originali Supertuscans, Sassicaia, Tignanello e Solaia.
“Fu un periodo che segnò una nuova epoca”, dice Baudains, richiamando alla memoria il momento in cui il Sassicaia arrivò in cima alla degustazione di Cabernet di Decanter nel 1978, e le parole di Hugh Johnson, guru dell’enologia mondiale, secondo cui “il suo posto nella storia del vino è prima di tutto e anzitutto per la realizzazione del sogno toscano di vini superlativi”. E se, da parte sua, Tachis cita il grande enologo di Bordeaux Emile Peynaud come uno dei suoi eroi, Baudains mette in chiaro che “il suo senso di identità è solidamente e fondamentalmente italiano”.
Un grande uomo del vino che, nonostante il suo ritiro, conserva un profondo interesse nel futuro del vino, dichiarandosi apertamente contro, per esempio, alla moderna ossessione dei prezzi alti. “Il produttore deve togliersi la sua cravatta di Hermès e guidare una macchina più adatta ai vigneti che ad un’autostrada - dice Tachis - i consumatori sono diventati sempre più consapevoli che i prezzi alti non necessariamente significano alta qualità”.

Focus - Decanter: “Men (and Women) of the Year 1984-2010”
2010 Aubert de Villaine - Borgogna
2009 Nicolas Catena - Mendoza, Argentina
2008 Christian Moueix - Pomerol
2007 Anthony Barton - Bordeaux
2006 Marcel Guigal - Rhône
2005 Ernst Loosen - Mosel
2004 Brian Croser - Adelaide Hills
2003 Jean-Michel Cazes - Bordeaux
2002 Miguel Torres - Penedès
2001 Jean-Claude Rouzaud - Champagne
2000 Paul Draper - California
1999 Jancis Robinson MW - Londra
1998 Angelo Gaja - Piemonte
1997 Len Evans, OBE AO-Australia
1996 Georg Riedel - Austria
1995 Hugh Johnson - Londra
1994 May-Eliane de Lencquesaing - Bordeaux
1993 Michael Broadbent - Londra
1992 André Tchelistcheff - California
1991 José Ignacio Domecq - Jerez
1990 Prof Emile Peynaud - Bordeaux
1989 Robert Mondavi - California
1988 Max Schubert - Australia
1987 Alexis Lichine - Bordeaux
1986 Marchese Piero Antinori - Firenze
1985 Laura and Corinne Mentzelopoulos - Bordeaux
1984 Serge Hochar - Libano

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