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GIGI BROZZONI, DIRETTORE SEMINARIO VERONELLI, “LA MAGISTRATURA CHIARISCA ALTRIMENTI SI DANNEGGIA SOLO L’IMMAGINE DEL VINO ITALIANO … LA MAGISTRATURA SI È MOSSA SOLO A MONTALCINO, COME SE LE IRREGOLARITÀ IN VIGNA ESISTESSERO SOLO IN QUEL COMUNE ...”

Chiacchiere e concretezza ... “Non si può certo tacere su ciò che succede attorno a Montalcino con i suoi sconcertanti rumors, anche se il comunicato stampa del Consorzio del Brunello e le interviste rilasciate dal suo presidente, Francesco Marone Cinzano, mettono un poco di ordine nel groviglio di notizie, dicerie e mormorii. In sostanza pare che gli ispettori del Consorzio che controllano i vigneti di Montalcino abbiano riscontrato irregolarità in 17 ettari di vigne sugli oltre 1660 verificati e per questo siano stati sentiti dai magistrati di Siena quali persone informate sui fatti.
Niente di particolare, quindi, tranne il fatto che non si capisce perché la Magistratura si sia mossa solo a Montalcino, come se delle irregolarità nei vigneti esistessero solo in quel comune. Basterebbe fare quattro passi in vigneti magari un po’ vetusti per vedere quante differenti varietà si nascondono all’ombra dei vitigni ufficiali
Stupefacente, invece, che qualcuno pensi, dica, o semplicemente sospetti, che il Brunello di Montalcino 2003 sia stato corretto con del vino pugliese, perché in questo caso non ci troveremmo di fronte a dei disonesti, bensì a degli imbecilli; avremmo potuto nutrire o condividere sospetti se si fosse parlato di vini atesini, friulani o valdostani, ma che una qualsiasi persona con una testa sopra le spalle abbia pensato che si potesse correggere la calura del 2003 con del Primitivo e del Negroamaro non lo riteniamo possibile, a meno che non si voglia prendere in considerazione l’ipotesi che una tale persona sopra le spalle abbia dell’altro.
Restiamo in attesa che la magistratura fornisca qualche chiarimento, perché altrimenti, continuando ad alimentare rumors, si danneggia solo l’immagine del vino italiano in un momento non proprio roseo per le nostre produzioni agricole, vista la bufera che si è abbattuta sulla mozzarella campana.
Meglio che si muovano il Ministro dell’Agricoltura ed il Ministro di Grazia e Giustizia, secondo le loro competenze, a sollecitare tempi rapidi per le indagini, visto che i segreti istruttori diventano sempre più segreti di pulcinella, purtroppo generici quando non sommari.

Gigi Brozzoni - Direttore Seminario Permanente Luigi Veronelli
Associazione per la cultura del vino e degli alimenti

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