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LO SCENARIO

Gli agricoltori tedeschi in rivolta per i taglio delle agevolazioni su macchine e diesel

Traffico in tilt e trattori alla Porta di Brandeburgo, a Berlino. Confagricoltura: “vicini al sindacato agricolo tedesco Deutscher Bauernverband”
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I trattori tedeschi assediano la Porta di Brandeburgo a Berlino

L’agricoltura è un asset strategico per la vita umana, ovviamente. Ma anche per l’economia. Vale in Paese a forte vocazione agricola come l’Italia, ma vale anche per la Germania, da sempre identificata come superpotenza dell’industria pesante, delle automobili e così via, ma Paese importantissimo anche dal punto di vista agricolo. Basti pensare che, secondo l’Istat, il valore alla produzione agricola della Germania, nel 2022, è stato di 74,5 miliardi di euro, il 13,9% del totale della Unione Europea a 27, valore secondo solo alla Francia, con 96,6 miliardi di euro, e davanti all’Italia, a 71,2 miliardi di euro, su un totale, a livello Ue, di 536,7 miliardi di euro. Numeri che servono ad inquadrare il peso della forte protesta degli agricoltori tedeschi, che, nei giorni scorsi, riportano le agenzie di stampa internazionali, hanno bloccato il traffico con i loro trattori in diverse Regioni del Paese, arrivando fino alla Porta di Brandeburgo, a Berlino, dopo che il Governo, guidato da Olaf Scholz, tra i 17 miliardi di euro tra diversi tagli e risparmi previsti dalla finanziaria tedesca per il 2024, ha annunciato anche una stretta sui sussidi al settore, dall’abolizione dell’esenzione delle tasse automobilistiche per i veicoli agricoli, alle gestione delle agevolazioni fiscali sul diesel, che farebbero risparmiare così allo Stato tedesco 900 milioni di euro.
“Chiediamo alla cittadinanza di comprendere: non vogliamo perdere il grande sostegno e la solidarietà che stiamo ricevendo da ampi settori della società”, ha detto, a Stern, il presidente dell’Associazione tedesca degli agricoltori, Joachim Rukwied, come riporta l’agenzia Ansa, secondo cui una parte dei previsti tagli ai sussidi al settore agricolo sono stati ritirati la scorsa settimana dal governo Scholz, ma i coltivatori chiedono di più. Il Ministro tedesco dell’Economia, Robert Habeck, ha ammonito, in un video social, dall’uso della protesta da parte di estremisti, con la presenza di “fantasie di sovvertimento”. Negli ultimi giorni è già stato sottolineato da diversi media tedeschi come la protesta possa essere infiltrata da gruppi di estrema destra. Anche l’Ufficio per la protezione della costituzione del Land Baden-Württemberg sottolinea questa possibilità. Dopo le tensioni nello Schleswig-Holstein (giovedì scorso), con il blocco di un traghetto su cui si trovava proprio il Ministro Habeck, la Polizia ha invitato tutti a manifestazioni pacifiche.
Intanto, però, dall’Italia arrivano le prime manifestazioni di solidarietà agli agricoltori tedeschi, come quelle di Confagricoltura, che, spiega una nota, “esprime vicinanza al Deutscher Bauernverband (Dbv), il sindacato agricolo tedesco, che, da dicembre 2023, sta organizzando manifestazioni di protesta contro i tagli alle agevolazioni al gasolio agricolo. Le azioni del Governo di Berlino, secondo quanto riportato da Dbv, “mettono a repentaglio la competitività e l’esistenza degli agricoltori e delle imprese di trasporto di medie dimensioni”: un rischio per il Paese e l’Europa. L’agricoltura - ricorda Confagricoltura - è una risorsa fondamentale per il mercato europeo; pertanto, è bene che sia messa nelle condizioni di produrre, garantendo approvvigionamenti e, quindi, sicurezza alimentare. L’aumento del costo dei carburanti è un problema che mette a rischio la competitività delle imprese agricole europee che, a causa degli elevati standard di produzione, a tutela dei consumatori, hanno costi maggiori rispetto a chi produce fuori Europa. Inoltre, è uno degli elementi che incide maggiormente sul costo del prodotto finito e quindi sul cosiddetto carrello della spesa”.

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