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GLI STATI UNITI MINACCIANO IL BLOCCO DELLE IMPORTAZIONI DI BRUNELLO DI MONTALCINO: DAL 9 GIUGNO, TUTTI I PRODUTTORI DOVRANNO ESIBIRE LE CERTIFICAZIONI E LE ANALISI DI LABORATORIO CHE DIMOSTRINO IL 100% SANGIOVESE

Italia
La torre di Montalcino

E’ allarme importazioni: il Governo degli Stati Uniti minaccia il blocco totale delle importazioni di Brunello di Montalcino; dal 9 giugno, tutti i produttori dovrà esibire una certificazione supportata da analisi di laboratorio che dimostrino la presenza di 100% Sangiovese nel Brunello.
Porta la data del 7 maggio la circolare giunta all’Ambasciata d’Italia a Washington inviata dal Department of the Trasury, Alcohol & Tobacco Tax & Trade Bureau: “pur avendo richiesto più volte, nel periodo dal 9 al 25 aprile 2008, informazioni, verifiche e la lista dei produttori di Brunello di Montalcino non conformi al disciplinare non abbiamo ottenuto alcuna risposta ... Pertanto, la United States Customs & Border Protection è autorizzata a bloccare la distribuzione di vino importato sprovvisto di certificazione di conformità”.
Oltre il 60% del famoso vino di Montalcino viene venduto fuori confine, ma ben 1 bottiglia su 4 è destinata al mercato a stelle e strisce.
A questo punto, dunque, tutti i Brunello di Montalcino sono uguali davanti alla dogana, indagati e non.

La traduzione - La lettera dell’Alcohol & Tabacco Tax & Trade Bureau (TTB) - Agenzia di commercio e tassazione di alcool e tabacco

Washington, 7 maggio 2008

Mr. Stefano Beltrame
Head, Economic, Commercial & Scientific Affairs Office
Embassy of ltaly

3000 Whitehaven Street, NW
Washington, DC 20008

Gentile Signor Beltrame,
“a nome del Alcohol and Tabacco Tax and Trade Bureau (TTB) - Agenzia di commercio e tassazione di alcool e tabacco - stiamo seguendo la questione riguardante l’accusa di frode da parte di alcune etichette di Brunello di Montalcino. In comunicazioni precedenti Lei ha confermato che i pubblici ministeri italiani hanno sequestrato centinaia di migliaia di bottiglie di Brunello di Montalcino 2003 a causa dell’uso illegale di molteplici varietà di uva per produrre questo vino. Abbiamo capito da relazioni ufficiali che ci potrebbero essere anche altre annate incluse in questi sequestri.
Con lettere, riunioni e altre forme di comunicazione, nel periodo dal 9 al 25 aprile 2008, abbiamo richiesto la verifica della lista completa dei nomi dei produttori, delle aziende e ogni possibile informazioni su qualsiasi altra annata che potrebbe essere coinvolta. Ancora non abbiamo ricevuto queste informazioni.
Come puntualizzato sopra, la faccenda del Brunello di Montalcino rappresenta un caso di frode ai danni del consumatore americano. E’ responsabilità del TTB assicurare che le bevande alcoliche siano etichettate correttamente allo scopo di proteggere il pubblico dalle frodi. Facciamo, inoltre, notare che l’Articolo 8.1 dell’accordo sul commercio di vino tra gli Stati Uniti e la Comunità Europea dichiara che ogni membro deve provvedere affinché le etichette di vino venduto nel suo territorio non contengano informazioni false o ingannevoli riguardo caratteristiche, composizione o origine.
Sotto il Federal Alcohol Administration Act, 27 U.S.C., section 205 (e), gli ufficiali del United States Customs and Border Protection (CBP) sono autorizzati a bloccare la diffusione di vino importato che non presenta appropriata certificazione di approvazione dell’etichetta (COLA). Il Brunello di Montalcino è una denominazione estera e non generica che identifica una specifica uva da vino sotto la regolamentazione del TTB, 27 C.F.R. sections, 4.24 (cXl) end 12.31 (c). Il Brunello importato che non contiene 100% uva Sangiovese non si adegua a tali requisiti dell’Italia ed è, dunque, in conflitto con le regolazioni del TTB 27 C.F.R. section 4.25(bX2Xii). Non è, dunque, coperto dai COLA attualmente in vigore. Di conseguenza, TrB ha richiesto al CBP, a partire dal 9 giugno 2008, di bloccare la distribuzione di tutte le spedizioni di Brunello di Montalcino dalla custodia del CBP a meno che, in accordo con il 27 C.F.R. section 4.38 (h), l’importatore non fornisca una completa e accurata dichiarazione dei contenuti verificati da analisi di laboratorio o una dichiarazione dal Governo Italiano a dimostrazione che il prodotto è fatto di 100% uva Sangiovese.
Inoltre, mentre stiamo aspettando ulteriori informazioni riguardo i nomi dei produttori, delle aziende, e delle annate coinvolte nell’uso dell’etichettatura sbagliata di Brunello di Montalcino per i loro prodotti, TB considererà applicazioni di COLA per Brunello di Montalcino in esame sotto l’autorità del 27 C.F.R. section 13.21 (b).
Appena verrà provveduto a fornirci la lista dei produttori, le aziende e le annate dei prodotti implicati, potremo ridimensionare la nostra richiesta al CBP per il blocco del rilascio solo a tali specifiche aziende e annate.
Fino a quel momento, non abbiamo altra opzione che prendere l’approccio più ampio che abbiamo spiegato qua sopra. Apprezziamo la Sua assistenza nel fornire le informazioni e la documentazione che abbiamo richiesto. Vogliamo tutti portare a termine questa faccenda il più presto possibile”.
William H. Foster - Assistant Administrator Headquarters Operations

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