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GLI USA CELEBRANO SLOW FOOD PER TUTELARE LA TRADIZIONE. KERMESSE A SAN FRANCISCO, PIU’ DI MILLE VARIETA' CIBI A RISCHIO ... WATERS (SLOW FOOD USA) VORREBBE TRASFORMARE UNA PARTE DEL GIARDINO DELLA CASA BIANCA IN ORTO

Cibi sani e buon vino, prodotti biologici e protetti: anche la patria dei fast food sta cambiando: negli Stati Uniti è arrivata, e ha ottenuto un grande successo, “Slow Food Nation” 2008, la più grande celebrazione del cibo americano della storia, che ha aperto i battenti il 29 agosto a San Francisco (chiude oggi).

“Si tratta di una grande manifestazione eco-friendly e il nostro obiettivo principale è aiutare a preservare le oltre mille varietà di cibi tradizionali del Nord America che rischiano di sparire dalla circolazione”, ha spiegato Carlo Petrini, il fondatore di Slow Food e vero e proprio “guru” dell’enogastronomia nel mondo.

Non una kermesse culinaria, ma un evento vero e proprio, nato dall’idea di Alice Waters, vicepresidente di Slow Food e proprietaria del ristorante Chez Panisse di San Francisco. Un’iniziativa che è riuscita a calamitare migliaia di persone sui lidi della Bay Area: buongustai, appassionati di vino e amanti della natura dal Canada, dal Giappone, dal Perù, dall’Argentina, dal Cile, dai Paesi del bacino del Pacifico e, naturalmente, anche dall’Italia, considerata la capitale mondiale del cibo puro, a dimensione “sostenibile”.

Uno dei protagonisti assoluti è stato il caffè: Slow Food Nation è riuscito a riunire produttori statunitensi, dei Caraibi e del Centro America, dal Guatemala e dalla Repubblica Dominicana: “è stata un’ottima occasione per iniziare ad avviare canali commerciali di scambio”, raccontano i responsabili di Slow Food. C’è stato anche spazio per i convegni Food for Thoughts (“cibo per la mente”), dove sono arrivati intellettuali, scrittori, filosofi.

La scelta di San Francisco non è casuale perchè “Slow Food Nation” - continua Petrini - mira a trasformarne “l’area nel centro del movimento Slow Food internazionale”. E proprio nella città californiana Alice Waters, inoltre, insieme a Carlo Petrini e Michael Pollan, l’autore del libro “Il dilemma dell’onnivoro”, è riuscita a creare un immenso orto nel giardino del municipio, il Victory Garden.

“Da qualche mese - spiega - crescono ortaggi di tutti i tipi nel centro della città. Non siamo ancora alla Casa Bianca, ma la natura è arrivata almeno a San Francisco”. Waters vorrebbe trasformare parte della Casa Bianca in un orto organico: “l’idea piace molto a Obama, per lui ho animato un centro di raccolta fondi in California”. E proprio al candidato democratico alla presidenza Usa e al candidato repubblicano John McCain è indirizzata la petizione per una nuova politica dell’alimentazione firmata per “Slow Food Nation”.

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