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GLI USA “PAZZI” PER LE BOLLICINE: PER SYMPHONYIRI GROUP, DAL 2010 AL 2011, IL CONSUMO DI SPARKLING WINE OFF-PREMISE È CRESCIUTO DEL 9,3% IN VOLUME, A 3 MILIONI DI CASSE, E DEL 9,6% IN VALORE, PER 349,5 MILIONI DI DOLLARI

Gli americani bevono sempre più bollicine, e sempre più tra le mura domestiche: per SymphonyIri Group, dal 2010 al 2011, il consumo di sparkling wine off-premise è cresciuto del 9,3% in volume, a 3 milioni di casse, e del 9,6% in valore, per 349,5 milioni di dollari, sul +5% in volume e 6,3% in valore dei vini fermi. Mercato in cui gli spumanti Usa dominano, con più di 2 milioni di casse, e in cui l’Italia fa la parte del leone tra quelli di importazione, con 445.000 casse (+20,6%) e 54,2 milioni di dollari (+19,9%). Anche se il prezzo medio più alto continua a spuntarlo la Francia, con 43 dollari a bottiglia, sui 10 del Belpaese. Boom del Prosecco: 77% in volume e del 70% in valore. Tra le fasce di prezzo, praticamente ferma quella sotto agli 8 dollari a bottiglia (+2,5%), quella che mostra la maggiore salute è quella che va fino ai 13 dollari (+16% in valore e 18% in volume), in cui si spende quasi la metà (144 milioni) del budget destinato alle bollicine. Dati che confermano una tendenza importante per la spumantistica italiana in particolare. Anche perché la raccolta dei dati si è chiusa il 27 novembre, e per le festività di fine anno 2011, si stima che 1 tappo su 2 a saltare, nel mondo, sarà made in Italy ...

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