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Governo, al via le consultazioni: il Ministero delle Politiche Agricole tra i nodi da sciogliere

Sarà in quota a Giorgia Meloni. Il nome più accreditato è Francesco Lollobrigida. Ma altri dicono Roberto Berutti
BERUTTI, GOVERNO, LOLLOBRIGIDA, MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE, Non Solo Vino
Il Ministero delle Politiche Agricole in Via XX Settembre a Roma

Sono iniziate oggi, e proseguiranno domani, le consultazioni al Quirinale per formare il Governo, in un percorso più complicato del previsto per la maggioranza guidata da Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, insieme a Forza Italia di Silvio Berlusconi che, in queste ore, domina le cronache (con le sue parole sulle bottiglie di vodka regalate da Putin e il Lambrusco che al Presidente della Russia Putin avrebbe inviato lo stesso Berlusconi che hanno fatto il giro del mondo, e addirittura scomodato un parere ufficiale della Commissione Europea per la Concorrenza, in focus) e la Lega di Matteo Salvini.
Uno dei nodi da sciogliere nel “totoministri” (che, secondo diversi sondaggi, appassiona molto poco gli italiani, ndr) è proprio quello del Ministero delle Politiche Agricole. Che, rispetto alle trattative al via dei passati Governi, almeno in tempi recenti, sembra avere un peso specifico diverso, e maggiore, sulla scena (e, speriamo, nell’agenda) della politica italiana. Forse per il valore che l’agricoltura, fondamentale per la vita umana e per l’economia del Paese, ha riaffermato nelle fasi della Pandemia prima, e della guerra poi. Realisticamente perchè, intorno al mondo dell’agricoltura, in senso allargato, ruota una buona parte delle tante risorse legate al Pnrr.
In ogni caso, tramontata (ma forse ancora non definitivamente, secondo alcuni) l’ipotesi di un ritorno del leghista Gian Marco Centinaio, che aveva già ricoperto la carica ma che è stato eletto alla vicepresidenza dl Senato, le indiscrezioni dicono che sarà Fratelli d’Italia ad occupare la poltrona di Via XX Settembre. Tra i nomi che circolano, il più accreditato, nelle ultime ore, pare diventato quello di Francesco Lollobrigida, vicinissimo a Giorgia Meloni (che, secondo i ben informati, ha molto a cuore il tema del “sovranismo alimentare”, ndr) e già Capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati. Che avrebbe superato Roberto Berutti, piemontese che, da due anni, è parte del Gabinetto del Commissario Ue all’Agricoltura, il polacco Janusz Wojciechowski, e che, nelle scorse ore, era dato, invece, in “pole position”.
Ma è circolato anche il nome del siciliano Nello Musumeci, senatore Fratelli d’Italia, e il quotidiano “Corriere della Sera”, sorprendentemente, nell’edizione cartacea di oggi, ha citato anche il nome di Paolo de Castro, che ha già ricoperto il ruolo in passato e da anni è protagonista della politica agricola Ue, a Bruxelles, ovviamente con il Pd, ma pare più che altro “fantapolitica”. Altre fonti segnalano, tra i papabili, anche Marco Cerreto, avvocato, eletto alla Camera dei Deputati nella Provincia di Caserta, con Fratelli d’Italia, e già interno al Ministero delle Politiche Agricole. Mentre il presidente Coldiretti, Ettore Prandini, di cui si era fatto il nome qualche giorno fa, e molto gradito a Fratelli d’Italia (non a caso Giorgia Meloni ha scelto la platea di Coldiretti per la sua prima uscita pubblica da trionfatrice delle elezioni, ndr) e non solo, sembrerebbe intenzionato a rimanere alla guida del sindacato degli agricoltori.
Questo il quadro, ad ora, suscettibile, come ogni volta, di essere completamente stravolto, ovviamente. Con l’auspicio che il Governo, da chiunque sarà formato, inizia a lavorare presto e in maniera concreta sulle tante emergenze, inflazione e caro energia su tutti, che stanno mettendo in crisi imprese agricole, alimentari, famiglie e l’economia italiana nel suo complesso.

Focus - La querelle “Berlusconi-Punti, Vodka-Lambrusco”
“L’importazione di vodka nell’Unione Europea dalla Russia è “proibita” dalle sanzioni decise nel quinto pacchetto, nella primavera scorsa, ma non è sicuro, allo stato attuale delle informazioni, che bottiglie spedite come regalo da Mosca, come quelle che il fondatore di Forza Italia Silvio Berlusconi avrebbe ricevuto dal presidente russo Vladimir Putin, si qualifichino come importazioni”. Lo spiega la Portavoce della Commissione Europea per la Concorrenza, Arianna Podestà, rispondendo alle domande nel briefing con la stampa a Bruxelles. “Quello che posso dire - spiega Podestà - è che nel quinto pacchetto di sanzioni abbiamo deciso di estendere il divieto di esportazioni dalla Russia anche agli spiriti, inclusa la vodka. L’importazione è proibita, ma l’attuazione delle sanzioni è responsabilità degli Stati”. La Portavoce della Commissione Europea per la Concorrenza, Arianna Podestà ha assicurato che verificherà se i regali siano importazioni a tutti gli effetti oppure no. Quanto alle bottiglie di Lambrusco che Berlusconi avrebbe inviato come cadeau al presidente russo, in uno dei tanti round di sanzioni erano state vietate le esportazioni di beni di lusso, incluse bottiglie di vino, sopra un valore di 300 euro. La Portavoce ha risposto che accerterà se donare a cittadini russi bottiglie di Lambrusco violi le sanzioni Ue oppure no.

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