Le Langhe, territorio più prestigioso del Piemonte del vino - Regione sorretta da tanti altri pilastri come il Monferrato, l’Astigiano, l’Alta Langa, il Roero, Gavi e così via - navigano con fiducia verso il futuro, con la forza dei numeri. Dati alla mano, il Barolo Docg ha segnato un +6% per l’anno 2024, come imbottigliato, sul 2023 e, in particolare, un +32% per dicembre, a conferma dell’interesse verso il Barolo e per l’ultima annata 2021, che sta ora uscendo sul mercato. E mentre il Barbaresco Docg si attesta stabile, come le altre denominazioni di Langa, per il Langhe Doc, e, in particolare il Langhe Doc Nebbiolo, si segna un +12% annuale rispetto all’anno precedente.
Dati positivi, che si aggiungono alle buone notizie relative a “Grandi Langhe 2025”, evento firmato dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, con il Consorzio di Tutela Roero e in collaborazione con Piemonte Land of Wine, chiusi ieri a Torino alle Officine Grandi Riparazioni (Ogr): sono in costante crescita le presenze (di cui un 20% dall’estero) e quindi l’interesse dimostrato dal pubblico di settore e di appassionati all’evento, dove quest’anno per la prima volta è stato possibile l’assaggio tecnico di oltre 700 referenze di 500 cantine provenienti non solo da Barolo e Barbaresco, ma anche da Langhe, Roero e il resto del Piemonte (con 380 cantine provenienti da Langhe e Roero e 120 dal resto del Piemonte).
A riprova del fatto che “l’unione fa la forza”, consolidata dal progetto allo studio della “Menzione Geografica Allargata”, di cui WineNews ha riportato i dettagli nei giorni scorsi. Ed oltre il focus sugli assaggi di Barolo & Barbaresco, lo staff WineNews si è dedicato alle diverse altre Doc e Docg, tra cui Alta Langa, Canelli, Carema, Colli Tortonesi e Dogliani, Erbaluce di Caluso, Gavi, Nizza, Verduno, Ghemme e Gattinara, Asti e così via, con i loro vitigni riconosciuti dal disciplinare come il Nebbiolo, la Barbera, la Freisa, il Grignolino, il Ruché, la Nascetta, l’Arneis, la Favorita e il Moscato. Una grande varietà, che si è espressa nel calice. Di seguito, i nostri migliori assaggi.
Borgo Maragliano, Alta Langa Francesco Galliano Blanc de Blancs Brut 2021
Aromi di vaniglia, pietra focaia, crema diplomatica e bianco di limone al naso, il sorso apre cremoso, agrumato e tropicale, rivelandosi strutturato ma fine, e di buona freschezza.
Cocchi, Alta Langa Espressione Noir 2018
Fiori bianchi, crema diplomatica, mora in caramella e infine tonalità rocciose, per un sorso dalla carbonica decisa, dal carattere vegetale, aranciato, fruttato e sapido-minerale.
Giacomo Borgogno e Figli, Colline Tortonesi Derthona Timorasso Scaldapulce 2021
Naso intenso di fiori di ginestra e calendula, vaniglia e roccia bagnata, che si ritrovano nel sorso morbido, ma anche sapido e fresco, al sapore di sottobosco, fiori gialli, cedro ed erbe aromatiche.
Cieck, Erbaluce di Caluso San Giorgio 2021
Colore brillante giallo dorato, profumato di alloro, zafferano, ginestra, merlone giallo, cera d’api con note rocciose, sviluppa un sorso cremoso e intenso di pesca gialla ed albicocca, cedro, e ginestra; è dolce ma sapido, di freschezza agrumata e vegetale, persistente.
Lorenzo Negro, Roero Arneis Sant’Anna Riserva 2022
Ci sono le note speziate di vaniglia e zenzero, gli agrumi in caramella, melone bianco, gesso e foglie di tè, in questo Arneis dal sorso vanigliato e agrumato, dolce-aspro, che chiude sulla mandorla cruda.
Angelo Negro, Roero Ciabot San Giorgio 2021
Vino polposo di fragola e ciliegia e vaniglia, con note di fiori e agrumi rossi, che ha un sorso fresco, di nuovo tanta polpa rossa e aderenza sapida, sottobosco balsamico.
Monchiero Carbone, Roero Srue 2021
Versione scura di Roero, con note di amarena in confettura, liquirizia, alloro e rosa appassita; la bocca ha aderenza calda frontale, ma è saporita, sapida, aranciata, con note di fiori appassiti finale.
Cascina Castlet, Barbera d’Asti Superiore Litina 2021
Tanta ciliegia e tanta viola al naso, poi vaniglia ed erbe aromatiche; il sorso è levigato, leggermente amaricante e di calma aderenza sapida, dai toni fruttati che chiudono con violetta e cenni wasabi.
Scarpa, Barbera d’Asti La Bogliona 2019
Una Barbera con note fresche di confettura e spezie fresche, alloro e corteccia, più evoluto in bocca, ha buona aderenza, ma poi è succoso e vegetale, con note di violetta e pepe nero finale.
Rocche Costamagna, Barbera d’Alba Superiore 2021
Vino ematico, terroso, con prugna in confettura, arancia rossa e mirto; in bocca ha aderenza centrale sapida, scorre polposo floreale e vegetale, piacevolmente dolce e sapido.
Michele Chiarlo, Nizza La Court 2021
Nizza voluminoso, dalla trama fitta di sottobosco, frutta rossa succosa e spezie dolci, anche fiori freschi rossi; in bocca il volume si concentra violaceo e sapido, ma dolce nel finale.
Bava, Ruché 2023
Intenso bouquet di fiori rossi, come camelia, iris e rosa e violetta, con note di santoreggia; la bocca violacea, torna floreale, dall’aderenza carnosa, di sapidità iodata e con un finale vegetale pulito.
Montalbera, Ruché Riserva Il Fondatore 2021
Prugna in confettura al naso con note di ginepro e corteccia, spezie legnose, in un bel equilibrio teso; la bocca è chinottata e aderente, di nuovo dolce di spezie e prugna, con ritorno balsamico.
Poderi Luigi Einaudi, Dogliani Madonna delle Grazie Vigna Tecc 2022
Rosa in caramella, vaniglia, tanta polpa di amarena, rovi; dolce in bocca, sa di viola e rosa ricordando le note al naso, netto e limpido, dall’aderenza polposa: mantiene ciò che promette.
Hic et Nunc, Grignolino del Monferrato Casalese Altromondo 2023
Chiaro e trasparente, lieve e a trama larga nei profumi di fragola, arancia, ciliegia, rovi, e tonalità ematiche; il sorso ha aderenza netta e chiara, agrumata e vanigliata, dolce e floreale nel finale.
Travaglini, Gattinara 2021
Nebbiolo a trama larga di arancia rossa, note di corteccia, fiori appassiti, tamarindo; il sorso ha carattere vegetale, fresco e pulito, lascia ricordi di arancia amara e fiori rossi.
Ioppa, Ghemme Santa Fè 2019
Nebbiolo dalla trama più piena e polposa, al profumo di ciliegia, spezie dolci e fresche, e sottobosco, sopratutto in bocca, dove si diffonde lieve nei tannini sapidi, con cenni chinottati.
Diego e Damiano Barale, Langhe Nebbiolo 2022
Chiaro e netto, profuma di fiori appassiti, santoreggia, arancia rossa e vaniglia; la bocca è molto saporita di fragola, fiori appassiti e arancia, ha sapidità e freschezza decisi, chiude dolce e pepato.
L’Armangia, Canelli Moscato Spaccavento 2023
Naso dolce ma appuntito di fiori di sambuco e acacia, albedo, mentuccia, crema diplomatica; al sorso la cremosità dolce lascia la bocca pulita e profumata di melone e pesca bianca e mentuccia.
Braida, Moscato d’Asti Vigna Senza Nome 2024
Naso poco dolce, di fiori zagara e sambuco, pesca bianca e mora in confettura, note mentolate, la cremosità è fine e citrina, generosa di menta, melone bianco e gelatina di sambuco.
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