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CLIMA PAZZO IN AGRICOLTURA

Grano, pomodori, olive e miele: la Coldiretti fa le prime stime dei danni in Italia da “clima pazzo”

Grano e pomodori a -10%, il miele in certi territori d’Italia addirittura a -80%. La raccolta delle olive deve iniziare, ma le stime non sono positive
CLIMA, Coldiretti, DIETA MEDITERRANEA, Non Solo Vino
Il clima pazzo ha danneggiato fortemente la raccolta del grano Italia

Prima caldo torrido, poi di colpo arriva un acquazzone violento, poi torna il caldo afoso, e solo pochi giorni dopo si alza il vento: gli ultimi mesi il clima in Italia è stato decisamente pazzo. E non ha solo “disturbato” le vacanze di italiani e stranieri, i danni, quelli veri, li ha fatti nelle campagne. Secondo le stime della Coldiretti, ad essere colpiti sono stati i raccolti degli alimenti made in Italy alla base della dieta mediterranea, con tagli che vanno dal 10% del grano per pane e pasta, al 9% per il pomodoro da destinare a pelati, polpe, passate, concentrato e sughi pronti. Una produzione contenuta si prevede anche per l’olio di oliva, mentre il miele si stima praticamente dimezzato rispetto alla media degli ultimi anni con api stressate dall’andamento del meteo.
Soprattutto per il maltempo, con piogge insistenti nelle fasi di pre-raccolta investite da vere e proprie bombe d’acqua, in Italia la produzione di grano evidenzia una diminuzione generale di circa il -10% rispetto allo scorso anno. Per la Coldiretti, ad ogni modo la qualità è salva grazie a un buon contenuto proteico. In calo anche il raccolto in Europa dove la siccità ed il caldo hanno “bruciato” la produzione di grano tenero per pane e biscotti del -10% rispetto allo scorso anno mentre per il grano duro destinato alla pasta la riduzione è contenuta al 4%.
Simile al quella del grano la situazione dei pomodori: la raccolta da destinare a pelati, polpe, passate, concentrato e sughi pronti è ancora in atto lungo lo Stivale con una riduzione stimata dalla Coldiretti di almeno il -9% rispetto allo scorso anno. Le aspettative, evidenzia la Coldiretti, in Italia sono per un raccolto attorno a 4,75 milioni di tonnellate. L’Italia, continua la Coldiretti, è il principale produttore dell’Unione Europea, dove le previsioni riportano un calo produttivo complessivo del 14%, con riduzioni superiori al 20% in Spagna e Portogallo. A livello mondiale il calo della produzione sarebbe meno sostenuto (-6,6%), nonostante la previsione di un -40% per la produzione cinese di pomodoro da industria, mitigata da un +14% della produzione californiana.
La raccolta delle olive deve ancora iniziare in Italia, ma già si contano i danni dei recenti nubifragi che hanno fatto cadere le olive a terra dopo che il gelo invernale ha spaccato la corteccia, bruciato le gemme e spogliato dalle foglie di milioni di piante con danni incalcolabili. Del resto, già lo scorso anno la produzione di olio di oliva stimata era già scesa attorno ai 320 milioni di chili in calo dell’11% rispetto alla media produttiva dell’ultimo decennio.
Per la produzione di miele del 2018 la Coldiretti stima un calo del 50% rispetto alla media degli ultimi anni. Questo perché il clima imprevedibile ha stressato le api e compromesso le fioriture. Per la Coldiretti ci sarà un crollo a macchia di leopardo della raccolta, dalla Sicilia all’Abruzzo, dalla Liguria alle Marche fino alla Sardegna e alla Lombardia, con punte anche dell’80% in meno rispetto alla media per alcune tipologie.

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