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I “BUONI VENDEMMIA”, PER STUDENTI E PENSIONATI, SONO DAVVERO REALTA’. IL MINISTRO DEL LAVORO DAMIANO HA EMANATO IL DECRETO ATTUATIVO, CHE DARA’ MENO LAVORO NERO E PIU’ SEMPLICITA’ ALLE IMPRESE ... MA I SINDACATI CONTESTANO L’OPERATO DEL DICASTERO

Il Ministro del Lavoro, Cesare Damiano, ha emanato il decreto attuativo delle norme contenute nella Legge Biagi, che consentono alle aziende agricole di usufruire di prestazioni occasionali di tipo accessorio da parte di studenti e pensionati per la vendemmia 2008.
Già dalla prossima estate, grazie a tale decreto - frutto anche della costante azione svolta da Confagricoltura per l’attuazione di questa importante previsione legislativa della legge Biagi - sarà possibile per le aziende agricole utilizzare studenti e pensionati per l’esecuzione della vendemmia senza instaurare un vero e proprio rapporto di lavoro subordinato, con tutte le complicazioni connesse, ma utilizzando il cosiddetto voucher, ossia un buono orario prepagato del valore di 10 euro (7,5 euro al netto), che comprende anche il costo dell’assicurazione obbligatoria. In tal modo si semplificano al massimo gli adempimenti amministrativi in capo alle aziende, le quali debbono solo registrarsi una tantum, acquistare i buoni e consegnarli ai prestatori di lavoro. Questo nuovo istituto, inoltre, favorirà, l’emersione di rapporti che oggi, si svolgono purtroppo in modo non regolare.
Dalla sperimentazione la Coldiretti si aspetta una estensione ad altre attività agricole, come ad esempio la raccolta delle olive, della frutta e in generale a tutte quelle attività stagionali che possono svolgere studenti e pensionati.

Ma sui “voucher vendemmia” parole di fuoco arrivano dai sindacati. “Tutte le nostre peggiori preoccupazioni - spiega il segretario generale della Uila-Uil, Stefano Mantegazza - sono confermate; il salario netto per una giornata di raccolta tramite voucher è di gran lunga superiore a quello netto contrattualmente previsto per la stessa operazione. Il consenso politico raccolto dal Governo per questo decreto non è dovuto al fatto che le imprese pagheranno più cara la vendemmia ma al fatto che il voucher è un salvacondotto che consentirà agli agricoltori più spregiudicati di eludere i controlli istituzionali. Questa novità che priva lavoratori e studenti di pensione e indennità di disoccupazione non porterà a nessuna emersione del lavoro. Taccio, per carità di patria, sui costi messi a carico dello Stato per pagare questo regalo alle imprese o sul tesserino magnetico che lo studente, lavoratore occasionale dovrebbe comprare a sue spese per essere sfruttato”.

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